Ed ecco che a distanza di ben 8 anni ritornano sul grande schermo gli X-Men con “X-Men: giorni di un futuro passato”, in sala dal 22 maggio. Sarà la prima volta che vedremo riuniti nello stesso film tutti i protagonisti delle precedenti pellicole. E dire che di strada i nostri mutanti/attori ne hanno fatta dal lontano 2000, anno del primo capitolo della saga.
Ad oggi sono 7 le pellicole collegate a questo fantastico universo: 7 capitoli durante i quali vediamo l’evolversi del conflitto umano-mutante che sfocerà poi nella guerra che porterà sull’orlo dell’estinzione entrambe le razze, tema alla base del film. Gli eventi seguono la trama originale della serie “Giorni di un futuro passato” edita Marvel Comics del 1981, con qualche inevitabile differenza.
Siamo nell’anno 2023, in un futuro devastato da una terribile guerra tra umani e mutanti scoppiata ben 50 anni prima a seguito dell’assassinio di un importante membro dell’intelligence americana da parte di Mystica. Il membro assassinato altri non era che il dottor Bolivar Trask, interpretato dal brillante Peter Dinklage (il Tyrion de “Il Trono di Spade”), inventore delle Sentinelle, potenti macchine cibernetiche create appositamente per eliminare la razza mutante. Quando tutto sembra perduto ecco però che i poteri di Kitty Pryde, interpretata dall’affascinante Ellen Page (“Juno”, “Inception”), vengono in soccorso dei mutanti sopravvissuti: la ragazza è infatti in grado di rispedire nel passato la coscienza di una persona; sfruttando i suoi poteri invia quindi quella di Wolverine, interpretato ancora una volta dal grande Hugh Jackman, nel passato, precisamente nel 1973, anno dell’assassinio di Trask, per cercare di fermare Mystica (alias Jennifer Lawrence). Ad aiutarlo ritroverà il professor Xavier, James McAvoy, che dopo gli eventi di “X-Men: L’inizio” sembra aver perso la retta via, un più giovane ma non per questo più mite Bestia, Nicholas Hoult, e Magneto, Michael Fassbender, sempre inflessibile e assetato di vendetta.
Spettacolare il parallelismo e la connessione tra passato e futuro, tema spesso abusato nel cinema e nella letteratura contemporanee ma che qui risulta essere di grande effetto e pienamente azzeccato. Il “viaggio nel tempo” qui infatti, pur ricoprendo un ruolo di primo piano, non è il tema principale del film.
Viene concesso molto spazio a personaggi spesso marginali e mai approfonditi, come la stessa Mystica, qui praticamente protagonista. Interessante ed estremamente azzeccato il far risaltare l’evoluzione emotiva e caratteriale di personaggi come Xavier: con “X-Men – L’inizio” lui e Magneto erano stati introdotti, mentre qui vengono messi in evidenza i loro sentimenti, i loro dubbi e le loro paure.
131 minuti a dir poco spettacolari, con azione, sentimento e coinvolgimento che trascendono e, a parer mio, superano, i loro predecessori regalandoci una storia fantastica, mai banale e del tutto nuova. Un modo nuovo insomma di vivere il fantastico mondo degli X-Men.
Distribuito dalla 20th Century Fox e diretto da Bryan Singer, che torna a dirigere gli X-Men dopo i primi due capitoli della trilogia originale, il film ha riscosso un successo a dir poco planetario, incassando ad oggi più di 250 milioni di dollari, cifra che non accenna a fermarsi.
Un sequel/prequel insomma davvero affascinante, coinvolgente e unico, sia nella storia che nei personaggi. Per non parlare dell’ovvia scena post titoli di coda ormai tanto in voga nell’universo Marvel! Ovviamente niente spoiler ma ricordatevi di restare in sala fino all’ultimo. In definitiva un ottimo film, imperdibile, sia per i fan accaniti che per i neofiti!