E' ormai risaputo che i fumetti stanno sempre di più invadendo i cinema mondiali e bisogna ammettere che portare su schermo un fumetto, che per definizione ha tempi e spazi diversi da tutte le altre forme letterarie, non è affatto facile... ma neanche impossibile. Come è stato per Scott Pilgrim versus the world, che ha fatto impazzire per la sua forma narrativa, anche X-Men: L'inizio, secondo me, è un buon film con il giusto ritmo, sempre incalzante e ritmico, ottimo anche per chi non conosce esattamente la storia. Spiega le origini del mito e di come Charles Xavier/Professor X abbia conosciuto Erik Lehnsherr/Magneto, dei loro poteri e dell'esistenza di altri come loro: i mutanti. Insieme per sconfiggere Shaw (Kevin Bacon) e poi divisi verso due strade distinte e separate. Xavier che rappresenta la ragione, la scienza, colui che col buon senso cerca di far sussistere umani e mutanti e Magneto che delinea la vendetta, la ribellione, in nome di ciò che ha vissuto, ma anche contro un'umanità pronta ad eliminare i mutanti. Da che parte stare? Siamo già tutti pronti per il seguito, per capire come si evolveranno le cose.
Il film prende forma negli anni '60, gli anni della guerra fredda e delle sempre forti tensioni tra Russia e Stati Uniti. L'epoca delle scoperte spaziali, l'era in cui viene fuori l'esistenza dei mutanti. Gli anni '60 ben figurati da Emma Frost (January Jones, la bella di Mad Men e vista anche di recente in Unknown-senza identità), che con i suoi abiti e acconciatura mi ha portato alla mente le atmosfere di Star Trek. Da segnalare anche la candidata al premio Oscar Jennifer Lawrence, tanto amata in Un gelido Inverno, qui non del tutto convincente, nel senso che non mi è piaciuta nei panni di un' avatar-mutante. Comunque sia Vaughn confeziona un film molto godibile, dopo il suo precedente e sempre gustabile Kick-Ass e se vi state chiedendo da che parte stare, io dico:
"Erik se non sbaglio."
"Preferisco...Magneto!"
3/5