Ma quello di Martin Luther King non è un ottimismo cieco, è un ottimismo fondato sulla piena consapevolezza delle difficoltà e dalla dura realtà e sulla altrettanto piena consapevolezza delle proprie capacità e possibilità di cambiare quella realtà.
Solo un atteggiamento ottimistico può dare a tutti noi una spinta formidabile nell’affrontare le situazioni quotidiane e facilitare la fiducia in quel che facciamo. Sono convinto che solo con una solida base di convinzioni positive si possa iniziare a camminare verso in successo.
E chi non è ottimista? Il pessimista deve “rubare” all’ottimista il suo entusiasmo, la sua mentalità, le sue convinzioni.
Quando prendi qualcosa di materiale a qualcuno, stai facendo un furto… ma quando da qualcuno che ammiri prendi le sue idee, il suo modo di vedere e vivere la vita… non stai rubando e anzi stai facendo un regalo a te stesso e un tributo alla persona da cui hai preso. Un allievo non ruba nulla al suo maestro anche se apprende molto, anzi fa capire quanto ci si può arricchire insegnando.
E’ facile parlare di positività quando tutto va bene, ma è più difficile essere ottimisti quando ci sono problemi più seri. Ma solo l’ottimismo ci darà la giusta energia quando la strada è in salita, quando sembra che non riusciamo a trovare soluzioni ai nostri problemi, perché la soluzione a tutti i nostri problemi è già pronta dentro di noi, come in un seme ci sono tutte le caratteristiche di un grande albero.
I nostri problemi si risolvono imparando a non essere schiavi degli eventi negativi e guardando al nostro presente con obiettivi realistici ma ambiziosi.
Non c’è nulla di più potente come l’agire pensando di fare la cosa giusta.
Il Presidente
Dott. Paolo Tittozzi