Xu Zechen, Correndo attraverso Pechino, Sellerio

Creato il 02 aprile 2014 da Atlantidelibri

una Pechino che non ti aspetti in questo noir atipico, pronto a svelarci i lati oscuri della nuova Cina, quella dei disadattati, dei senza futuro, dei venditori abusivi nella città delle grandi opportunità (e del grande smog!), e sullo sfondo la passione per il cinema. Uno stile calzante ed ironico, dal taglio molto realistico, per un autore da seguire.

Pechino (Photo credit: Tè nel Deserto)

Xu Zechen
Correndo attraverso Pechino, Sellerio

La nuova Pechino, e i sogni che faticano a realizzarsi. Un noir urbano che racconta con ironia le storie di ragazzi e ragazze che cercano di inventarsi una vita. «Una potente riflessione sul commercio a mano armata e sull’ingiustizia economica della Cina contemporanea» (The Financial Times).
Traduzione dal cinese di Paolo Magagnin

Un giovane torna a Pechino dopo tre anni di carcere. Era stato condannato per aver fabbricato dei documenti falsi, adesso vuole rifarsi una vita, in tasca ha pochi soldi, basteranno appena per un paio di pranzi. Non ha un posto dove dormire e ben poche prospettive davanti a sé, ma un incontro casuale sembra dare una spinta al suo destino. All’angolo di una strada una ragazza gli passa davanti, anche lei con un borsone in spalla. Una sola frase detta di sfuggita: «Vuoi dei DVD, amico?», e la vita può prendere un altro corso. «Film di Hollywood, giapponesi, coreani, le grandi produzioni nazionali più in voga. Ho anche vecchi classici, film che hanno vinto l’Oscar. C’è tutto».
Anche nella Cina di oggi c’è tutto e di tutto, in smisurate metropoli di decine di milioni di abitanti e di straordinaria complessità. Un mondo in cui convivono simultanei il futuro remoto e la tradizione, l’arte di arrangiarsi e il capitalismo globale. E qui, nella capitale di questo mondo, scaturisce una storia universale, e il giovane furfante e la venditrice di DVD iniziano assieme a commerciare per strada film di ogni tipo, un’attività fruttuosa e azzardata a causa della crescente severità delle leggi. Una vicenda che si allarga sempre di più, piena di sorprese inaspettate, che diventa noir quando il complice del ragazzo, ancora in cella, gli chiede di prendersi cura della donna che ama, e l’incontro sarà di quelli fatali. Perché al giovane e povero eroe di questo romanzo la vita non sottrae nulla, la fortuna più sfacciata e il colpo che ti stende al tappeto. Ma non c’è da avere troppa paura, in fondo, come dice lui stesso, «Pechino è talmente grande che qui nessuno muore di fame».
Scandito in diciotto brevi capitoli, il romanzo di Xu Zechen sorprende per lo stile ironico e spesso scanzonato, per la trama elegantemente classica che diventa nuova in un mondo che di colpo si è fatto nuovo, per la descrizione vivida di un sottobosco popolato di ladruncoli costantemente in attività, di poliziotti veri e fasulli, tra corruzione generalizzata e alcool in quantità. Le avventure del suo protagonista, immerso nelle soffocanti tempeste di polvere che intorbidano l’aria di una delle più grandi città del pianeta, sono la piccola odissea di un eroe scalognato, che può solo correre a rotta di collo per cercare di stare un passo davanti agli altri.

 
Xu Zechen è nato nel 1978 nel Jiangsu, e ha studiato letteratura cinese all’università di Pechino. Autore di tre romanzi e di una raccolta di racconti, ha vinto numerosi premi letterari ed è stato selezionato dalla casa editrice People’s Literature tra i venti giovani scrittori cinesi del futuro.



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