XV Censimento ISTAT: Il Censimento delle Polemiche

Creato il 12 ottobre 2011 da Weesh_growing_ideas @Weesh_web

Molti quesiti sulla condizione lavorativa (se il lavoro lo si possiede o meno, in quale luogo e per quanto tempo giornaliero lo si esercita, quante volte ci si reca, se si e’ disposti ad iniziarne uno nuovo nel caso si fosse al momento disoccupati), nessuno su tematiche altrettanto scottanti nel nostro paese: sanita’, assillo da mutuo (malessere comunissimo), smaltimento dei rifiuti domestici, badanti.
 
Parte fra mille polemiche il quindicesimo censimento generale della popolazione e delle abitazioni – promosso dall’Istat allo scopo di scattare quella fotografia che ogni dieci anni immortala la nostra Italia – e che ogni bravo capofamiglia, armato di senso civico, dovra’ compilare e recapitare a destinazione fra il 9 ottobre ed il 19 novembre.
 
Premesso che per gli svogliati sara’ il caso di equipaggiarsi di tale senso per non incappare nelle sanzioni pecuniarie previste in capo agli inadempienti (da un minimo di € 206 ad un massimo € 5.164), addentriamoci nei meandri dell’operazione statistica.
 
Intanto l’indagine riguarda tutti i cittadini di tutti i comuni italiani e coinvolge nel censimento anche i residenti senza la cittadinanza italiana. Chi non avesse ricevuto il questionario a casa deve rivolgersi all’ufficio comunale preposto al censimento.
 
La grande novità di questa edizione e’ data dalla svolta telematica: quest’anno sara’, infatti, possibile compilare i moduli anche online, tramite area riservata con password gia’ inserita nel plico che riceve ogni cittadino. Tuttavia la maggior parte optera’ per la compilazione cartacea. In questo caso e’ possibile consegnarlo a mano in qualsiasi ufficio postale, ai rilevatori itineranti (persone incaricate dai comuni) o nei centri comunali di raccolta. Per info al riguardo si puo’ chiamare il numero verde gratuito 800-069-701.
 
Quanto alla compilazione, all’interno della busta consegnata vi e’ una guida, nonche’ una busta per la restituzione del questionario compilato. Circa la segretezza dei dati l’Istat è tenuto a rispettare il segreto statistico e il segreto d’ufficio. I dati raccolti non possono essere comunicati ad altre istituzioni o persone, ma solo elaborati e pubblicati sotto forma di tabelle e in modo tale che non sia possibile alcun riferimento a persone identificabili.
 
Per la prima volta, le famiglie composte da coppie di persone conviventi dello stesso sesso (insieme ai loro figli o a chiunque viva con loro) possono dichiararsi come tali. Istruzioni per la compilazione rivolte alle coppie in tale condizione si trovano nella guida online “Fai contare il tuo amore”.
 
Ed a proposito di conti, salati sono quelli che si registrano per l’intero ambaradan del censimento. 590 milioni di euro nel complesso. Cosi’ ripartiti: 330,6 milioni per contributi agli Organi di Censimento; 220 milioni per spese correnti relative all’acquisto di beni e servizi; 8,6 per l’acquisto di strumenti tecnologici e informatici; 30,8 destinati alla remunerazione del personale. Unica, triste, certezza fra i tanti dubbi ingenerati dalle domande del questionario, talvolta davvero criptiche.
Per info censimentopopolazione.istat.it
 

Francesco Rella @Fallo Sapere