Quindici anni insieme a Dromos. È un traguardo importante quello che si appresta a tagliare il festival organizzato dall’omonima associazione culturale oristanese: tre lustri di storia, scritta insieme alle decine di grandi artisti ospitati, agli innumerevoli eventi e alle migliaia di spettatori che li hanno seguiti. Un percorso che, dalla prima edizione del 1999 fino a oggi, ha condotto anno dopo anno il festival a diventare una delle manifestazioni più attese dell’estate di spettacolo in Sardegna.
Come da tradizione, i concerti con grandi nomi – come i già annunciati Carmen Souza, Roberto Fonseca, Stefano Bollani, Al Jarreau, Nils Petter Molvaer, Lucas Santtana, Paolo Fresu e Uri Caine -, la rassegna letteraria curata dall’associazione culturale Luna Scarlatta, le mostre di Salvatore Garau e Gianluca Vassallo, gliincontri e gli altri appuntamenti in programma, sono uniti anche quest’anno da un fil rouge ispiratore: ”Krísis“. Il tema scelto dal direttore artistico Salvatore Corona insieme al critico d’arte Ivo Serafino Fenu è fortemente rappresentativo del tempo che viviamo.
Tempo di crisi, appunto, su cui tuttavia occorre soffermarsi tornando al duplice significato del termine nell’etimologia greca: Krísis, infatti, allude sia alla complessa e difficile condizione della contemporaneità, sia a quelle pulsioni al cambiamento che ogni crisi può innescare, facendo dunque presagire un futuro non per forza negativo e, anzi, addirittura migliore.
Per il settimo anno consecutivo ritorna, inoltre, Mamma Blues, l’immancabile appuntamento di metà agosto che quest’anno farà tappa in tre giornate anticipatorie a Villanova Truschedu, Marrubiu e Villa Verde prima di approdare, a cavallo di Ferragosto, nella sua sede abituale, Nureci, per le ultime tre serate.
Dromos, come sempre, è innanzitutto grande musica dal vivo: una regola confermata puntualmente anche in questa edizione con sette concerti serali(sempre con inizio alle 22) dal forte sapore internazionale chiamati a declinare, in note, il tema di questa edizione del festival. Si comincia a Mogoro, il 27 luglio, con la cantante Carmen Souza, portoghese di nascita ma di famiglia capoverdiana, che presenta il suo ultimo disco Kachupada, lavoro in cui propone la sua raffinata miscela di jazz, musica afro-latina, ritmi dell’Africa e della sua terra d’origine.
L’indomani (28 luglio) Mogoro saluta il ritorno a Dromos del pianista Roberto Fonseca, uno dei musicisti più talentuosi e carismatici del jazz cubano d’oggi. La sue esibizione è sulle tracce di Yo, la sua ultima fatica discografica, pubblicata lo scorso anno.
A Oristano, baricentro di Dromos, la musica pianta le tende nel Giardino del Seminario per un trittico di concerti. Apre la serie, il primo agosto, il piano solo di un volto notissimo della scena jazzistica nazionale come Stefano Bollani, protagonista di una serata che verrà aperta dall’esibizione di Ilaria Porceddu, la venticinquenne cantante cagliaritana vista in scena all’ultimo Festival di Sanremo.
L’indomani (venerdì 2) è il turno di una stella di prima grandezza nel firmamento della musica mondiale, Al Jarreau con il suo inconfondibile stile vocale, l’unico cantante ad aver vinto i Grammy Award, ben sette, in tre diverse categorie: jazz, pop e R&B. Chiude il tris di serate oristanesi, sabato 3 agosto, il jazz nordico del trombettista norvegese Nils Petter Molvaer, profeta, pioniere e ambasciatore nel mondo delle nuove tendenze nordeuropee.
Non solo musica a Dromos: anche quest’anno il festival affida alle arti visive la missione di generare le suggestioni intorno al tema su cui fa perno l’intero cartellone. Ecco così due allestimenti a cura del critico Ivo Serafino Fenu, prodotti e ospitati dalla Pinacoteca Comunale “Carlo Contini” da lunedì 29 luglio(taglio del nastro alle 19): “Rosso Wagner e altre crisi”, una personale del pittore Salvatore Garau, e “Mattatoio”, mostra fotografica di Gianluca Vassallo.
Alla Krísis è dedicato anche un incontro ad hoc: mercoledì 31 luglio alle 20 a Baratili San Pietro due studiosi sardi dell’Università di Cagliari – Stefano Pira, docente di storia contemporanea, e Vinicio Busacchi, docente di filosofia teoretica –, corroborati dalla testimonianza di Paolo Fresu, affrontano il tema della crisi analizzandone il significato e valutandone la portata.
Decisamente in linea con il tema di Dromos è anche “E vedrà che la crisi passerà”, in scena lunedì 5 agosto alle 21 a Nurachi: ispirato nel titolo dal celebre motivetto degli anni Trenta di Rodolfo De Angelis “Ma cos’è questa crisi?”, lo spettacolo è scritto da Aldo Tanchis, e interpretato da Alessandro Melis con le musiche dell’Armeria dei Briganti.
Dromos è anche letteratura di qualità: forte del debutto dell’anno scorso, ritorna la rassegna letteraria curata dall’associazione culturale Luna Scarlatta. Gli appuntamenti si innestano proprio sulla prospettiva del cambiamento con il titolo Tempo creativo, ed esplorano il tema della creatività come antidoto alla crisi culturale e di pensiero che stiamo attraversando. Creatività che è estro artistico, sì, ma anche strumento pratico, approccio al quotidiano, capacità di vedere oltre e inventare nuove strade, nuovi percorsi per lanciare il cuore e le menti oltre l’ostacolo.
Quattro gli appuntamenti in programma (tutti con inizio alle 20). Mogoro ospita il primo, all’insegna di musica e parole (in piazza Giovanni XXIII e con ospiti ancora da definire), in coincidenza con la serata inaugurale del festival, sabato 27 luglio.
Sette sere dopo (il 6 agosto), nuovamente all’ex Asilo Sant’Antonio, chiude la rassegna letteraria Nada Malanima, nota a tutti più semplicemente come Nada, autrice di musica e parole per le sue canzoni ma anche compositrice di poesia e romanzi intensi come l’autobiografico Il mio cuore umano o il più recente La grande casa.
Chiude l’immancabile appuntamento di metà agosto con la rassegna Mamma Blues, che quest’anno si estende nel tempo, passando da tre a sei serate, e nello spazio. Il cartellone prevede infatti anteprime a Villanova Truschedu (l’11) con il concerto di Skip “Little Axe” Mc Donald & Alan Glen, a Marrubiu (il 12) con lo Zuradili Blues Contest, un evento–concorso “aperto” alla partecipazione gratuita di otto artisti e/o band italiane, a cui ci può iscrivere fino al prossimo25 luglio (regolamento e scheda di adesione sul sito di Dromos), e a Villa Verde (il 13) con Treves Blues Band & Guitar Ray. Per il gran finale Mamma Bluestorna nell’abituale cornice di Nureci, dal 14 al 16 agosto, con Guitar Ray & The Gamblers, Los Gatos Bizcos e Bo Weavil protagonisti delle tre serate. Tra le novità di questa edizione, i concerti saranno preceduti ciascuno da una “lezione-concerto” sulla storia del blues, tenuta di volta in volta da alcuni degli stessi musicisti ospitati nel cartellone. Tre appuntamenti imperdibili per gli appassionati della “musica del diavolo”, dunque, con docenti d’eccezione come Fabio Treves & Kid Gariazzo, Guitar Ray & Gab D e Paolo Bonfanti.
Il quindicesimo Dromos Festival è organizzato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato dello Spettacolo e Attività Culturali e Assessorato del Turismo), dell’agenzia regionale Sardegna Turismo, dei Comuni di Oristano, Baratili San Pietro, Marrubiu, Mogoro, Nurachi, Nureci, Uras, Villanova Truschedu e Villa Verde, della Fondazione Banco di Sardegna, della Banca di Sassari, di Mistral Due Hotel e delle Cantine Contini. Dromos, inoltre, è organizzato in partnership con Luna Scarlatta, SenzAtomica, GoFar, La Biblioteca di Oristano, il centro per l’Autonomia della ASL 5 di Oristano, Carta Giovani e F.A. Travel.
Info
dromos@dromosfestival.it