Quest’anno il tradizionale “Rait da San Linert” raggiunge l’importante anniversario dei primi 15 anni: tradizione, suoni e sapori caratterizzeranno la giornata di domenica 3 novembre. I protagonisti della Cavalcata di San Leonardo saranno però i cavalli ed i loro allevatori.
“La prima edizione della manifestazione è stata organizzata nel 1999”, dice Enrico Nagler, presidente del Comitato Organizzativo. “L’idea è nata dal consiglio parrocchiale di Badia, per dare vita ad una manifestazione in onore di San Leonardo, il santo patrono della chiesa di Badia, nonché degli animali. La prima edizione ha visto 15 partecipanti, dopodiché è cresciuta di anno in anno, arrivando all’incirca a 90 cavalli.”
Al tradizionale appuntamento autunnale partecipa un consistente numero di cavalli di razza haflinger e norica, provenienti dalla Val Badia, nonché dalle valli ladine limitrofi. “La manifestazione è motivo di orgoglio e di festa per i contadini e gli allevatori di cavalli. Si tratta di un punto d’incontro e di ritrovo per tutte quelle persone che hanno una forte passione per i cavalli. Lo scopo principale della manifestazione però è quello di dare la benedizione ai cavalli e ai loro allevatori. Tutti i contadini ci tengono molto ad essere presenti.” ci confida Enrico Nagler.
“Per i 15 anni della Cavalcata di San Leonardo, vogliamo dare molto spazio alla musica locale. Il pomeriggio proseguirà, infatti, a suon di musica con il gruppo di ballo popolare e poi si alterneranno i concerti delle quattro bande musicali e del gruppo di fisarmoniche.”, ci svela Enrico Nagler. A partire dalle ore 16.00, durante il tradizionale “törggelen”, il rito della castagnata, accompagnato da un buon bicchiere di vino dell’Alto Adige, verranno proposte anche specialità gastronomiche ladine, da parte dei Vigili del Fuoco del paese e dai contadini di Badia. Il gruppo austriaco “Viera Blech” allieterà la serata.
Per sabato 2 novembre, il giorno prima della Cavalcata di San Leonardo, il Consorzio Turistico Alta Badia propone un’escursione con accompagnatore al maso Runch, sopra l’abitato di Badia. I partecipanti hanno la possibilità di scoprire il dietro le quinte dell’evento. Enrico Nagler e i suoi figli faranno vedere come vengono preparati i cavalli e le carrozze per la Cavalcata di San Leonardo. Un lavoro accurato, nel quale ci mettono tanta passione.
“La preparazione dei cavalli, delle carrozze e dei carri comincia già una settimana prima dell’evento presso ogni maso. I cavalli vengono lavati e abbelliti con trecce, fiori e vecchi finimenti tradizionali di proprietà di ogni singolo allevatore. Le donne si occupano principalmente dell’allestimento dei carri, decorandoli con fiori e fiocchi. La Cavalcata di San Leonardo è un’occasione per ogni allevatore di presentare i propri cavalli con vesti festose” spiega Simon Dapoz.
Per quanto riguarda l’impiego dei cavalli durante l’anno, Enrico Nagler ci racconta “una volta venivano impiegati soprattutto al lavoro al maso. Negli ultimi decenni questo impiego è diminuito notevolmente. Al giorno d’oggi utilizziamo i cavalli anche a scopi turistici. Il traino cavalli all’Armentarola è una delle attrazioni che piacciono di più ai numerosi sciatori che visitano l’Alta Badia d’inverno. E poi, chi non ha mai fatto una romantica escursione su una slitta trainata dai cavalli nel cuore delle Dolomiti invernali? Per noi allevatori i cavalli oggi sono soprattutto sinonimo di passione.” Una passione, che viene confermata anche da Simon Dapoz: “Al giorno d’oggi gli allevatori non usano più i cavalli, specialmente quelli di razza avelignese, per i lavori agricoli, ma sono una grande passione. Già da bambino trascorrevo molto tempo assieme ai cavalli così che sono diventati un vero e proprio hobby.”
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