XXXIX INCONTRO NAZIONALE GIOVANILE ADI-IBI
Cristiani in un mondo virtuale – “Bisogna che nasciate di nuovo“ (Giov. 3:7)
TEMA
Il tema del XXXIX Incontro Nazionale Giovanile è: Cristiani in un mondo virtuale. “Bisogna che nasciate di nuovo” (Giovanni 3:7).
Viviamo in un mondo nel quale i nuovi strumenti tecnologici ci accompagnano tutto il giorno. La loro utilità è indiscussa, la loro necessità è acquisita. Questo non significa che quanto è utile automaticamente edifichi; dipende infatti dall’uso che se ne fa.
La scelta del tema del XXXIX Incontro Nazionale Giovanile non ha come scopo la demonizzazione di tali mezzi, ma vuole sottolineare la realtà, la necessità e la potenza della vita nuova in Cristo Gesù, realizzabile, disponibile e attuale anche in un mondo virtuale.
Gli studi biblici, saranno tenuti da pastori delle Assemblee di Dio in Italia, mentre il predicatore ufficiale ai culti sarà il Past. Daniel POTTIER, Presidente della Federazione delle Assemblee di Dio in Francia.
Predicatore: D. Pottier
Interprete: C. Infantino
Parola di Dio:
“Ragazzi, vi ho scritto perché avete conosciuto il Padre. Padri, vi ho scritto perché avete conosciuto Colui che è fin dal principio. Giovani, vi ho scritto perché siete forti, e la parola di Dio rimane in voi, e avete vinto il maligno.” (I Giovanni 2:14)
Giovanni ha un messaggio per i ragazzi, per i padri e per i giovani, affinché il popolo di Dio sia un popolo forte, dinamico e vittorioso.
Il nemico lo sa e conosce il grande potenziale che è in noi: per questo veniamo bersagliati e tentati.
Le strategie del nemico:
“Affinché non siamo raggirati da Satana; infatti non ignoriamo le sue macchinazioni.” (II Corinzi 2:11)
Essere tentati:
Bisogna stare attenti a non confondere la tentazione con il peccato: essa, infatti, è una proposta da parte del nemico, sta a noi accettarla o rifiutarla. Anche il nostro Signore Gesù fu tentato in ogni cosa, ma Lui è stato sempre Vittorioso.
Cadere nella tentazione:
Come si può mettere in azione il peccato?
“Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore.” (Matteo 5:28).
La prima cosa da fare quando si pecca è confessare il peccato, ravvedersi, perché se questo non avviene, le nostre colpe cresceranno e diventeranno catene che non potranno più essere spezzate, alberi impossibili da sradicare. E’ importante, perciò, ribadire che bisogna confessare ogni giorno il nostro peccato al Signore.
Commettere il peccato:
L’unico scopo del nemico è quello di condurci a peccare, perché peccare significa mancare il bersaglio. Il Signore ha grandi progetti per noi, farci diventare predicatori, missionari, uomini e donne di Dio: lo scopo della tentazione è farci uscire dalla volontà di Dio. Nessuno di noi deve uscire dal piano di Dio, così come sotto gli occhi di Davide accadde a Gionatan e Saul.
Favorire la tentazione:
I nostri punti deboli:
E’ importante trovare i nostri punti deboli e rinforzarli: bisogna vegliare su di loro.
Periodi di crisi:
Quando siamo stanchi, deboli, senza forza e soli, siamo una preda molto facile per il nemico: dobbiamo scaricare ogni peso al Signore, per non essere sconfitti.
Successi:
Davide veniva da un periodo di vittorie: in qualità di re di Gerusalemme aveva vinto i Filistei e l’arca del Patto era in Israele. Orgoglioso e all’apice del successo, non vegliò e commise adulterio con Bath-Sceba. Bisogna quindi stare attenti ai periodi di successi nella nostra vita, perché siamo in pericolo, in quanto i successi sono visibili sia agli uomini che al mondo delle tenebre: lo scopo di quest’ultimo è quello di abbattere un uomo, un ministerio, un servizio, perciò bisogna vegliare. In questo senso è più facile gestire un periodo di crisi che un periodo di successo.
Sottomissione a Dio:
“Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggirà da voi.” (Giacomo 4:7)
Se ci mettiamo sotto la volontà di Dio, sotto la Sua mano e in ginocchio, possiamo resistere al nemico e vincerlo.
Prendere posizione:
“ E Fineas, figliuolo di Eleazar, figliuolo del sacerdote Aaronne, lo vide, si alzò di mezzo alla radunanza e die’ di piglio ad una lancia; andò dietro a quell’uomo d’Israele nella sua tenda e li trafisse ambedue, l’uomo d’Israele e la donna, nel basso ventre. E il flagello cessò tra i figliuoli d’Israele.” (Numeri 25:7-8).
Come Fineas, bisogna avere il coraggio di alzarsi, prendere posizione per Dio, mettersi in piedi contro il peccato e dire basta! by Giuseppe Marchetta