In realtà la cura c'è, c'è sempre stata. Poi ad un certo punto hanno detto che chimica e intensivo avrebbero risolto i problemi dell'umanità, tutti, primo fra tutti la fame nel mondo. Tutti sappiamo bene, però, che in 50 anni di politiche globali, indirizzate in questo senso, si sono dimostrate un fallimento progressivo e irreversibile. Un serpente che si mangia la coda, fino alla morte. Bisogna cambiare rotta, al più presto!
La cura c'è e si chiama biodiversità. Che poi altro non è che l'identità propria della natura. Biodiversità che si traduce in quell'equilibrio naturale necessario a superare ogni problema presente ad un sistema chiuso (v. entropia); equilibrio e biodiversità che è necessario e doveroso, riconquistare, passando il "miglioramento genetico", non certo per gli OGM; quell'equilibrio che rappresenta la forza stessa della natura che, contrariamente a quanto è scritto nella "bibbia" (malevolmente tradotta), non può essere sottomessa, tutt'al più la natura va assecondata, dopo essere stata studiata e conosciuta con spirito di devozione.
La voce a cui rispondere è "resistenza". Resistenza perché quella forza di cui sopra è la stessa forza che permette alla natura di essere resistente: per esempio, i semi e le piante alle aggressioni dei patogeni. E pur ciò nonostante la natura non sottomette, ma riequilibra, permettendo a tutto e tutti di coesistere armonicamente. Non per nulla l'olivo ha resistito alle peggiori aggressioni della natura e della mano umana per millenni fino ad oggi.
Resistenza, la nostra voce alle aggressioni che la nostra terra, quotidianamente, subisce dai peggiori patogeni che la natura abbia mai conosciuto: l'uomo stesso!
Ce lo racconta, con il suo esempio di vita e con parole di una semplicità impressionante, il prof. Salvatore Ceccarelli, già professore associato di Risorse Genetiche e successivamente Miglioramento Genetico all'Università di Perugia (Qui), ormai in pensione. Poi il suo curriculum e la sua vita sono ancora oggi al servizio dell'umanità e in giro per il mondo, soprattutto nei paesi, per natura e per politica, più ostili e difficili che si conoscano.
Mettetevi comodi, investite giusto un ora del vostro tempo nel miglior capitale che la natura ha riservato al il genere umano: la conoscenza/consapevolezza. Se poi avete ancora più tempo, potete leggere questo interessante contributo di Ceccarelli, per il volume Scienza Bene Comune, edito da Jaca Book per la Fondazione Diritti Genetici (Qui).
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