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Yanis Varoufakis Mentos-Cool a “Che tempo che fa” di Fabio Fazio “avverte” Matteo Renzi “Non è saggio spararsi vicendevolmente”: riflessioni e considerazioni.

Creato il 27 settembre 2015 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali
Yanis-Varoufakis-Berlin-2015-02-05di Rina Brundu. Abbronzatissimo, elegantissimo, eloquentissimo, così è apparso Yanis Varoufakis, l’ex Ministro delle Finanze del primo governo Tsipras, durante l’odierna trasmissione “Che tempo che fa” (Rai3) di Fabio Fazio. A dire il vero questo giovane politico greco appariva finanche circondato da un’aura specialissima, una sorta di tocco Mentos-Cool che in prima battuta fa comprendere più dei suoi mille discorsi perché i greci si sono trovati nel casino in cui si sono trovati e in seconda battuta giustifica pienamente la sua presenza nello show dedicato all’intrattenimento, anche politico, più… cool, appunto, della televisione italiana.

Di fatto il vero problema si poneva non appena lo spettatore tentava di muovere oltre l’apparenza, oltre la “facciata” attentamente costruita da uno spin doctor neppure troppo ispirato, per “leggere” il “discorso”, decripitarne il messaggio pregnante. Per esempio, nel momento in cui questo signore trendy ed intellettualmente spensierato ha praticamento dato dell’imbecille a tutti i ministri finanziari europei, accusandoli di somma impreparazione nei meeting più “caldi” della recente crisi greca. O in virtù dei numerosi peccati di omissione dialettici commessi, laddove non c’é stato un solo istante dedicato al mea culpa nazionale e personale. Oppure quando ha mandato il suo “avvertimento” fuori tempo a Matteo Renzi “Non è saggio spararsi vicendevolmente”.

In realtà a intervista conclusa le domande che vengono spontanee alla mente sono davvero poche: 1) ma come è possibile che questo signore che ogni giorno che passa somiglia sempre di più ad un dilettante allo sbaraglio sia stato il Ministro delle Finanze di un paese così economicamente inguaiato? 2) o quel tal paese si è inguaiato perché ha sempre avuto esperti di “finanza” di questo calibro? Ma soprattutto 3) Quanto è costata questa epocale partecipazione al contribuente italiano? Ah, saperlo!


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