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Yara, Bossetti: “Sono innocente”. Il gip non convalida il fermo, ma rimarrà in carcere

Creato il 20 giugno 2014 da Nicola933

Di Consiglia Grande. Rimane in carcere Massimo Giuseppe Bossetti, il 44enne padre di tre figli, accusato di essere l’assassinio di Yara. Il gip di Bergamo non ne ha convalidato il fermo per insussistenza di pericolo di fuga, pur disponendo  un’ordinanza di custodia cautelare a carico dell’indagato.

Bossetti si difende davanti al gip Ezia Maccora e al pm Letizia Ruggeri della procura di Bergamo: ‘”Sono totalmente innocente, non c’entro niente. Sono un padre, ho tre bambini, uno ha 13 anni, la stessa età di Yara. Non farei mai un’atrocità del genere”.

L’imputato aveva d’altronde affermato di trovarsi nella propria casa il pomeriggio del delitto; ma se così fosse non si spiegherebbe perché il suo cellulare agganciava la cella di via Natta a Mapello proprio alle 17:45, rimanendo poi irreperibile fino alle 7:34 del mattino seguente. Bossetti replica alla valida constatazione con il fatto che il cellulare fosse scarico, ma la giustificazione è alquanto discutibile.

Senza parole rimane invece quando gli si chiede per quale motivo il suo DNA si trovasse proprio sugli slip della tredicenne uccisa, quel giorno. E che fosse il suo quel DNA è certificato dalle precedenti analisi. ‘Non so spiegarmelo’, questo è tutto ciò che si limita a dibattere.

Ma in verità Bossetti sembra più sconvolto per la scoperta del suo padre naturale Giuseppe Guerinoni, che per le accuse in sé. Guerinoni, l’autista di Gorno morto nel ’99, difatti, negli anni sessanta aveva avuto una relazione con la madre di Bossetti, Ester Arzuffi ed è proprio grazie a lei che si è poi riusciti a conferire un’identità all’assassino di Yara.

Sconvolta si dimostra anche la sorella gemella di Bossetti, Laura: “Hanno voluto incastrarlo. Non è lui, ne sono sicura al cento per cento”, ha detto la sorella gemella Laura. Conosco mio fratello, lui è innocente”. Aggiunge poi: “Che io e mio fratello siamo figli illegittimi l’ho scoperto dai giornali. Ma per me, mio padre resta l’uomo che mi ha cresciuto.” Dunque quello in casa Bossetti è un vero e proprio stupore collettivo. Chissà cosa avrà da dire la madre Ester in sua discolpa.

D’altronde Bossetti aveva affermato di non conoscere Yara, ma di aver visto il padre, Fulvio Gambirasio, in un cantiere, dopo che la tragedia era avvenuta e di averlo riconosciuto grazie a delle foto sui giornali. E lo stesso padre di Yara aveva confessato agli investigatori, qualche giorno fa, di non conoscere l’assassino, ma di averlo scorto una sola volta in provincia di Brembate. Su questo le versioni coincidono.

Casa Bossetti, ove il presunto assassino viveva con moglie, suocera e figli, ora è sequestrata. Le forze dell’ordine sono usciti con due grandi sacchi dall’abitazione. Sulla porta d’ingresso si legge: «Immobile sottoposto a sequestro penale su disposizione della procura della Repubblica»


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