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Yara Gambirasio: il mistero della cella. La donna di Cassino non è mai stata a Brembate

Creato il 12 gennaio 2012 da Yellowflate @yellowflate

CellulariYara Gambirasio, un fascicolo ancora aperto, uno dei casi giudiziari più difficili l’Italia. Tante sono state le richieste di DNA ed i prelievi. Ma questo è particolarissimo, si tratta infatti di uno strano mistero. Pare infatti che il segnale del cellulare della donna, il giorno della scomparsa della piccola Yara avesse agganciato una cella a Brembate. La donna è  Elisa Fusciello, vive a Cassino e dice di non essere mai stata in Lombardia.

Cosa succede? Come mai?

I Carabinieri sono andati a Cassino a prelevare il dna della donna, anche perchè sul corpo di Yara c’era anche del dna femminile, esattamente negli indumenti della giovane brembatina.

 E’ stato  Chi l’ha visto? a fare la rivelazione. La signora Fusciello ha rilasciato una intervista raccontando, che il numero dell’utenza telefonica in uso alla donna non corrisponde a quella che presumibilmente si trovava a Brembate il giorno della scomparsa di Yara, il 26 novembre del 2010.

 La signora Fusciello non c’entra e pare sia persino “cascata” dalle nuvole quando gli è stato richiesto il dna. Non è la prima volta che si cercano tracce genetiche oltre Brembate: tra le persone alle quali è stato chiesto l’esame, figurano anche residenti in Trentino, Umbria e Puglia. Tutti si trovavano nella zona di Brembate per motivi di lavoro o di svago. Yara Gambirasio, 13 anni, è sparita la sera del 26 novembre ed è stata ritrovata morta tre mesi dopo in un campo ad una decina di chilometri da casa. Per il fronte aperto in Ciociaria non è chiaro se ci si trovi ad un mero errore o se dietro il prelievo effettuato si nascondano altre motivazioni, non diffuse per motivi legati alle indagini.


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