Yara o il mostro a tutti i costi?

Creato il 10 dicembre 2010 da Maurizio Lorenzi

Riportiamo questa riflessione tratta dal sito www.poliziotti.it

Chi cerchiamo?
Yara o il mostro a tutti i costi ?

Dopo l’abbaglio con Mohammed Fikri entra in campo la Polizia ma… fateli tacere questi giornalisti!


Yara Gambirasio

Lo cerchiamo e ciclicamente lo ritroviamo, lo perdiamo di vista e magicamente ritorna ad affollare i nostri incubi più nascosti, lo seppelliamo tra le righe della cronaca e non possiamo farne a meno: è il MOSTRO.
Già, il mostro, quella cosa che da ragazzini aveva i nomi più strani e assurdi: il lupo cattivo, l’orco, l’uomo nero…già proprio lui: “L’UOMO NERO”
Chi crea il mostro ? Chi crea il panico ? Chi monta sempre e comunque il caso ?
Le forze dell’ordine ?
La gente ?
I Mass Media ?
Credo che ciascuno di noi possa dare a più livelli la propria opinione al riguardo. Ma l’uomo nero di turno si chiama Mohammed Fikri, figlio dell’immigrazione, figlio di una parte del nord Italia, xenofoba e razzista, che non vede l’ora di dare la colpa al diverso ma che da quel diverso vuole ricchezza, agio e forse anche un pò di reverenza perché, in fondo, qualcuno pensa davvero che quegli uomini neri sarebbero il nulla senza quello sporco lavoro che solo in Italia possono trovare.
Mohammed e Yara probabilmente nemmeno si conoscono o forse si sono incrociati con lo sguardo qualche volta, in fondo Bergamo non è poi così grande, Yara è sparita e Mohammed, l’uomo nero, buono per le quattro stagioni, non c’entra nulla.
Come faranno coloro che non vedevano l’ora di sfogare le loro ignoranti ire xenofobo-razziste ?
Cosa diranno certi politici in certi comizi per alimentare la paura della gente ? Cosa diranno i giornalisti oltre a criticare l’operato degli inquirenti ?
In fondo non c’è una Sabrina Misseri a tenere banco, non c’è un colpo di scena al giorno, non c’è una matrona e nemmeno un vecchietto provato dal sole del meridione e dai campi di ulivo pronto a cambiare ogni giorno le carte in tavola .
Sorrido nel sentire certe affermazioni nelle varie tavole rotonde pomeridiane della TV dove scompongono ai minimi termini qualsiasi cosa e qualsiasi atto di polizia giudiziaria; sorrido perché l’incompetenza di taluni protagonisti della carta stampata è al pari, se non superiore, all’ignoranza razzista di talune fasce di popolazione presenti nel bergamasco e non solo.
Sorrido e mi arrabbio quando certi pennivendoli dichiarano che l’arrembaggio della nave su cui viaggiava Mohammed ha fatto guadagnare tempo a chi davvero ha fatto del male a Yara, sorrido perché quelle stesse penne quotidianamente forniscono elementi certi e veritieri a quei delinquenti tramite i loro “pregevoli” pezzi.
Mi arrabbio con chi utilizza queste cronache con la medesima audacia del predatore sulla carogna, mi indigno io per talune parole e per la mancanza di rispetto del lavoro altrui al solo scopo di riempire pagine e pagine di quotidiani e non solo…. per poi dire che è colpa nostra, che non siamo capaci di fare il nostro lavoro di cui la riservatezza è un elemento fondamentale ma che spesso è quasi impossibile da sostenere quando certi avvoltoi si aggirano per i corridoi di procure e caserme trattati anche meglio degli esponenti delle forze dell’ordine!!!
Che li si lasci lavorare questi inquirenti, che non ci si metta sempre a scrivere qualsiasi cosa passo passo, che non ci si ostini ad avere la notizia a tutti i costi: se non c’è nulla di nuovo nulla deve essere detto ne và della vita delle vittime e dell’efficacia delle indagini.
Se il Fikri fosse stato davvero colpevole, se Mohammed fosse scappato perché proprio i giornali avevano detto che qualcuno aveva visto qualcosa, siamo sicuri che l’incompetenza nelle indagini sarebbe stata a totale appannaggio degli organi inquirenti ?
E’ giusto sostenere la tesi “A ciascuno il suo mestiere” ma non è tollerabile che le questioni si sovrappongano tanto da danneggiare l’uno la credibilità e l’efficacia dell’altro….peccato che tra i due quelli a esserne poi danneggiati davvero da certe interferenze sono solo gli inquirenti.
A margine di questa vicenda vi è una nota importante da rilevare: dopo i Carabinieri entra in campo la Polizia di Stato.
Chiediamoci però se a seguito dell’abbaglio preso con il sig. Fikri questa sovrapposizione tra Polizia e Carabinieri non sia uno spreco.
Non salta agli occhi la necessità di legare in un unico corpo Polizia e Carabinieri ?
Francamente temo, ma non ne ho la certezza, che chi orgogliosamente ha fallito sino ad oggi nella ricerca della povera Yara non sia proprio contento di vedersi scavalcare o comunque veda interferire un altro organo di Polizia …generando gelosie e/o infantili resistenze nello scambio di informazioni tra i due corpi operanti.
Chiediamoci quindi, in uno scenario dove le forze dell’ordine arrancano di risorse umane e materiali, se non sia il caso di accelerare, anche alla luce di questi ultimi avvenimenti, una vera e propria unificazione dei due corpi al fine di migliorare e razionalizzare non solo le risorse umane ma anche quelle materiali e di esperienza professionale, superando definitivamente quel concetto di “sana concorrenza” che romanticamente si ostinano a raccontare ai cittadini.
Buon lavoro a tutti i colleghi di Polizia e Carabinieri sperando che Yara stia ancora vivendo solo un brutto incubo.

Michele Rinelli - Poliziotto – dicembre 2010


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