Yesterday, i film del (mio) passato (N°6): Recensione "Picnic ad Hanging Rock"

Creato il 31 marzo 2015 da Giuseppe Armellini
Torna la rubrica dei film che hanno segnato la mia adolescenza.
Mio fratello più grande, quel famoso Ieio che mi salvò dalle acque, conosce pochissimi film. Ogni volta che parli con lui ti nomina sempre gli stessi 5,6. Credo che abbia visto solo quelli, decine di volte. Parliamo di grandi film eh, Pulp Fiction, Magnolia, Boogie Nights, Eyes Wide Shut e un altro paio.
Però ricordo che quando eravamo piccolini, sui 10 anni (siamo quasi coetanei), c'era un film che era un pò il nostro simbolo di film perturbante, Picnic ad Hanging Rock (come La Casa lo era per l'horror).
Rivisto ieri, dopo almeno 25 anni.
Questo è un film magico e diabolico allo stesso tempo.
Appena comincia sento quella colonna sonora che per anni era rimasta sopita dentro di me, con quei flauti simili a canti striduli di uccelli, indimenticabili. E grazie a lei entri sin da subito in questa atmosfera mistica, sospesa, minacciosa che non ti lascerà più fino alla fine.
Giovani ragazze vestite di bianco si preparano per uscir fuori. Volti angelici, vesti angeliche, la purezza e il candore della giovinezza messe per immagini.
Una delle ragazze sul letto sta facendo però una specie di tarocchi. Sarà solo il primo di decine di simboli e presagi che per la prima mezz'ora rendono Picnic ad Hanging Rock un film in cui la minaccia di qualcosa di terribile è talmente forte e densa che poche altre opere in seguito riusciranno a rendere allo stesso modo.
Ogni cosa che vedevo e sentivo era presagio, non ce la facevo più a smettere di scrivere nel mio taccuino.
Il giorno, San Valentino.
L'anno, il 1900.
I tarocchi.
La direttrice che parla in carrozza delle rocce, del loro essere quasi eterne, con una sensazione che lei sappia qualcosa, che lei ne conosca il potere.
Gli stormi di uccelli che volano in alto. (morte)
La torta a forma di cuore che viene tagliata a metà. (morte)
Gli orologi che si fermano e la meravigliosa Miranda (colei che deve essere ammirata) che ha lasciato il suo in collegio perchè "non sopporta il suo tic tac sopra il cuore". (morte)
Loro che parlano di Sara definendola una ragazza che ha la morte negli occhi.
Miranda che dice che c'è un tempo e un luogo perchè ogni cosa abbia un principio e una fine e poi guarda lassù, alla roccia. (morte)
Le stesse rocce in cui, in quasi tutte (in alcune in modo lampante), è rintracciabile un volto umano.
Loro che dormono in cerchio. (immagine quasi demoniaca)
Poi, si alzano, e senza dir nulla si incamminano di spalle, senza voltarsi mai più.
Vi giuro che ho notato tutte queste cose da solo, perso com'ero in un'altra dimensione in cui ogni minimo dettaglio mi sembrava un presagio di tragedia.
Ma non è l'unica cosa strana. Per esempio ho trovato nel cast, in ruoli molto marginali, due attori che solo 30 anni e più dopo avrei incontrato di nuovo. La grande Jacki Weaver di Animal Kingdom e l'indimenticabile John Jarrett di Wolf Creek. Due attori che avevo visto quasi 60enni SOLO in questi due film e che ora ritrovo e riconosco negli sguardi ventenni o poco più, 40 anni fa (il film è del 1975). E la cosa si fa ancora più particolare pensando che gli unici due film visti con Jarrett (in 40 anni) sono entrambi ambientati in Australia e in due luoghi in qualche modo mistici, Hanging Rock e Wolf Creek (non è un caso che in entrambi i film gli orologi si fermino).
Cosa sarà successo alle ragazze? perchè non si voltano e vanno via? perchè Edith urla in quella maniera? perchè poi non ricorda nulla?
Dopo quell'urlo comincia il secondo film.
Perchè Hanging Rock è un film divisibile in 3 parti perfettamente distinguibili e della stessa durata, 35 minuti.
Tutta la prima parte, mistica, culminante con la scomparsa delle ragazze.
Tutte le ricerche fino al momento in cui trovano Irma.
Tutte le conseguenze, psicologiche e non, a cui la vicenda porta i vari personaggi.
A livello narrativo ho trovato straordinaria l'ellissi temporale (di svariate ore) che dal momento in cui le 3 ragazze si allontanano definitivamente ci porta poi alla sera, al collegio, con una delle precettrici che piangendo scende dalla carrozza. Non c'è stato bisogno di mostrarci le prime ricerche, le prime preoccupazioni, lo sconforto di non trovarle. Là è successo qualcosa di terribile, di trascendentale, l'abbiamo saputo sin dal primo momento.
Pochi film hanno saputo essere più inquietanti di Hanging Rock lavorando così di sottrazione. Tutta la sua potenza è nella negazione, nel non visto, nel non saputo, nel non comprensibile. C'è qualcosa di molto più grande dell'Uomo, qualcosa nella Natura che lo sovrasta, che lo manovra, che lo annienta. Quel luogo, Miranda stessa lo dice, è un luogo che esiste perchè ogni cosa vi abbia il suo inizio e la sua fine. Ma cosa rappresenta questa fine? la morte? un nuovo stadio della coscienza? quale abisso nasconde?
Tutti cercano le ragazze e Weir (qui quasi all'esordio, nella sua Australia, ben prima de L'attimo fuggente e Truman Show) è bravissimo a mostrarci questo luogo che sembra essere più di un luogo, con queste soggettive dall'interno, da dentro le rocce, quasi come se là dentro ci sia un'altra dimensione invisibile a chi sta fuori. In questa lettura non ho trovato un caso la scena in cui Michael sembra quasi annaspare, nuotare fuori acqua come un pesce, incapace di raggiungere l'insenatura della roccia. Quasi come il Castello di Kafka, con quella fatica e impossibilità nel raggiungere un luogo forse irraggiungibile.
Ormai la vicenda sembra aver gettato una maledizione su tutto e tutti.
Sulle ragazze rimaste, sulla direttrice, sullo stesso collegio. E' come se quella morte, quella dimensione trovata lassù nelle rocce da quelle ragazze si fosse ormai espansa ovunque.
Eppure Irma viene trovata sana e salva, ma diversa. E nella scena in cui annuncia di andar via non ci pare più come una ragazzina vestita di bianco come le altre, ma come una ragazza diventata donna, vestita di rosso, come se quell'esperienza l'avesse in qualche modo "evoluta".
C'è qualcosa di inconoscibile lassù.
O qualcosa di talmente grande che una volta che l'hai vissuto non puoi più ricordartene, come se la sua grandezza annienti le tue capacità cognitive.
Non necessariamente quello che nascondono le rocce di Hanging Rock è qualcosa di malefico, ma le conseguenze saranno comunque terribili perchè l'uomo davanti a ciò che non può conoscere tende sempre a perdersi, ad impazzire, a crollare.
I flauti tornano a suonare il loro canto, a metà tra un idillio ed un lamento.
Hanging Rock continua a mantenere lassù il suo segreto.
Mentre nuovo sangue innocente viene versato.
Ma tanto lo sapevamo sin dall'inizio che aveva la morte negli occhi.
Sapevamo un pò tutto sin dall'inizio.
Ma tra il sapere e il capire, forse, c'è dentro tutto il mistero della vita.

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