Non posso che esaltarmi ogni volta che preparo questi bigné, che poi bigné non sono e non c'entrano niente con la pasta choux, per la facilità e rapidità di esecuzione e il risultato sempre soddisfacente che danno in cottura.
E poi mi piacciono per la versatilità: è vero che il loro scopo nella cucina anglosassone è quello di accompagnare l'arrosto, ben intinti nel suo gravy, ma io preferisco farne un uso meno ortodosso, visto che comunque noi, in Italia, nella salsina dell'arrosto siamo abituati a pucciarci il pane.
A me piace farcirli, proprio come se fossero dei bigné, ma con intingoli salati, per ottenere degli irresistibili stuzzichini da aperitivo/buffet. In questo caso specifico, li ho riempiti con una crema saporitissima che ho fatto con robiola, granella di nocciole e uova d'aringa... strepitosi! Credetemi, sono veramente da provare perché sono facilissimi e veloci da fare e danno una grande soddisfazione.
Per fare gli Yorkshire pudding, rimando alla ricetta che postai a suo tempo. Appena tolti dal forno, estrarli dagli stampini e farli raffreddare completamente su una gratella di raffreddamento.
Nel frattempo, preparare la crema:
- 100 g di robiola
- 1 cucchiaino colmo di granella di nocciole
- 1 cucchiaino colmo di uova d'aringa
A questo punto, ho provato a farcire i miei Yorkshire pudding con un sac-à-poche, ma non è stato possibile perché le nocciole continuavano a ostruire il foro del beccuccio (che era, ovviamente, quello più grande che avevo). Allora mi sono arresa davanti all'evidenza che si trattava di una mission impossible e, dopo aver praticato un taglio in ogni bigné, li ho riempiti servendomi di un cucchiaino.
Tenere in frigo, ma tirarli fuori almeno 15-20 minuti prima di servire, lasciandoli a temperatura ambiente. Infatti, si gustano meglio se non sono troppo freddi.