You Gotta Go There to Come Back

Creato il 05 settembre 2014 da Phoebe1976 @phoebe1976

Lunedì sono rientrata al lavoro dopo otto mesi a casa.
Otto mesi sembrano tanti, ed in effetti lo sono: a pensarci bene sono 3/4 di un anno intero, una enormità di tempo in cui può accadere qualsiasi cosa oppure nulla.
Infatti 
E tornare al lavoro è stato come fare una doccia gelata in una giornata bollente: ti viene un colpo sul momento, ma poi ti senti rinvigorita, più forte e reattiva. Oppure ti viene una polmonite, ma questo è un altro discorso.
Insomma, sono rientrata a lavorare ed ho realizzato in un attimo quanto mi mancasse tutto ciò e di come la mia vita era cambiata all'improvviso portandomi alla deriva. Cioè, voelte mettere truccarsi tutte le mattine? E chi si truccava più? Che poi il problema non è truccarsi, ma trovare tre minuti per togliersi l'effetto panda la sera prima di andare a dormire.
Comunque sono tornata, con una routine ben stabilita che verrà però già duramente messa alla prova si da lunedì prossimo, quando mia figlia inizierà l'inserimento all'asilo. Ce la faremo? ce la fanno tutti, mi dico per farmi forza. 
In realtà non sono preoccupata per Emma, le educatrici del nido mi sembrano più simili a Biancaneve che alla Matrigna e sono certa che si troverà bene. Il problema sono io: riuscirò a far tutto?

A lavorare al massimo o almeno in maniera decente, far girare la casa in una maniera decente, non lasciare mia figlia al supermercato nel carrello, cambiare la sabbia nella cassetta del gatto, ricordarmi dell'Amoremio e bagnare le piante? E per fortuna che non cucino se non ad Emma, questo è competenza dell'Amoremio che è un provetto chef.
La mia vita è quasi sempre stata frenetica, incasinata e complicata. Ora, ovviamente, non è che possa migliorare.


Credo che le piante moriranno, ne sono quasi certa.


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