Anno: 2011
Nazionalità: USA
Durata: 94’
Genere: Horror/Thriller
Regia: Adam Wingard
Distribuzione: Eagle pictures
Uscita: 19 Settembre 2013
Genere rinato verso la metà del decennio scorso, con quel gioiellino francese che risponde al titolo di Them, l’home invasion (ovvero film con intrusione di maniaci a casa di comuni persone) ha trovato nuova linfa negli ultimi tempi anche grazie a prodotti di tensione come The strangers (che di Them è un remake non dichiarato) o il qui presente You’re next, che in questo ambito cerca di ampliare il discorso inserendo anche elementi abbastanza ironici.
Diretta dal talentuoso Adam Wingard (qualche lungometraggio inedito da noi alle spalle, più la partecipazione al dittico antologico V/H/S), l’opera in questione è la storia di una riunione di famiglia, durante l’anniversario dei genitori, che improvvisamente si trasforma in un incubo ad occhi aperti. Infatti, inaspettatamente, delle persone mascherate irrompono nell’idillio e minacciano di uccidere chiunque, senza fare prigionieri. La lotta per la sopravvivenza sarà dura, e non è detto che la vendetta non trovi spazio in questa carneficina.
Quello che lascia un po’ interdetti ad inizio visione di You’re next è il fatto che, come avvio, l’operato di Wingard non sembri molto affezionarsi al materiale: c’è questa descrizione dei personaggi e del pericolo imminente che stanno per vivere che visibilmente risulta un po’ fredda come se al regista importi arrivare al succo. Ma anche quando arriva il bello, ovvero l’attacco dei maniaci invasori, il film non coinvolge in modo molto originale, anzi si lascia andare su standard di base per quanto riguarda tensione e raccapriccio. I risultati trovano un loro perché verso la fine, dove l’elemento ironico si fa più presente e da involontario passa proprio in primo piano, facendoci pensare almeno che Wingard sappia cosa dire con questo You’re next. Ovvero, un divertimento fine a se stesso per appassionati di horror.
Comunque rimane sempre un vedere decente, che per i veri appassionati di horror riserva giusto l’apparizione di tre nomi del settore in piccoli ruoli: ci sono il regista indipendente Larry Fessenden (Wendigo), il collega altrettanto indipendente Ti West (The roost-La tana) e l’attrice Barbara Crampton, famosa nel genere per la sua esperienza (nuda) nel cult anni ’80 Re-animator.
Mirko Lomuscio