A sud del Sahara nasceranno quattro centri per formare i giovani a ruoli dirigenziali, nel settore pubblico o nell’imprenditoria privata.
L’impegno a costruirli e finanziarli è stato assunto dell’amministrazione americana prima di un vertice Stati Uniti-Africa, che si terrà a Washington tra lunedì e mercoledì.
La Young African Leaders Initiative, questo il nome del progetto, prevede l’apertura di centri di formazione in Kenya, Ghana, Senegal e Sudafrica per una spesa complessiva di 38 milioni di dollari.
Gli esperti americani collaboreranno con istituzioni e atenei locali.
La formazione delle giovani generazioni in Africa, considerato il numero notevole di giovani presenti nel continente, è imprescindibile.
Pertanto la Young Africans Leaders Initiative è qualcosa di più che lodevole.
E chi avesse da obiettare sulla provenienza del supporto economico può essere tacitato ricordando che “a caval donato non si guarda in bocca”.
Soprattutto poi di questi tempi e in certi contesti a rischio.
Non dimentichiamo, infatti, certe agevoli penetrazioni ideologiche di Al Qaida africana e di movimenti pericolosissimi come quello di Boko Haram, con le sue imprevedibili spaccature interne.
Essi lievitano proprio lì dove non c'è cultura e si ravvisa una plateale povertà intellettuale.
Perciò l'unica ricetta vincente per sconfiggere il" nemico" è quella di combatterlo con le "armi" del sapere e del lavoro che produce.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)