Per Claudio Borghi, Diego Fusaro e Paolo Barnard, alfieri dell’uscita dell’Italia dall’unione monetaria europea, la Liberazione odierna è «dall’euro» e dalla Germania; per l’influente rivista di filosofia MicroMega coincide con Mani Pulite e la lotta per la Costituzione (come la intendono loro, ça va sans dire); per molti tizi in corteo a Roma e Milano è un’occasione per prendersela con la Brigata ebraica e sventolare bandiere di Tsipras; Salvini ci ricorda che siamo invasi dagli immigrati.
Adesso penso a qualcosa anch’io, ché considerare il 25 aprile anniversario della Liberazione dal nazifascismo – e nient’altro – pare essere diventato un po’ démodé.
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Il vero cristiano vota Tsipras Confesso un problema personale: non riesco più a fare a meno della lista Tsipras. Un tale coacervo di personalità così diverse, eccentriche e, come dire, nostalgiche - unite in modo piuttosto lasco dalla «lotta all'austerità» in ambito europeo - è un inedito. O meglio: si era… El Tsipras unido jamás será vencido In un post dello scorso 5 marzo, Alessandro Gilioli definiva la lista Tsipras - la mobilitazione politica italiana a sostegno della candidatura del leader di Syriza alla presidenza della Commissione europea - «un pezzo dell'Italia migliore». Cosa si intenda nei fatti per «migliore» non è chiarito (sotto… Intellettuali senza appello Dell'attuale governo Renzi si possono pensare diverse cose. Per quanto mi riguarda, tra le altre, annovero la sua genesi incoerente, tante promesse fatte e alcuni disegni di legge portati in Parlamento. Oggi sul Corriere della sera Aldo Cazzullo firma un'intervista a Renzi, il quale -…