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La yucca, quando si trova in natura, può raggiungere anche grandi altezze, fino ai 15 metri, mentre, tenuta in casa, in vaso, di solito non supera i due metri. La pianta della yucca produce piccoli fiori che si riuniscono in infiorescenze a forma di pannocchia e che crescono su lunghi steli emergenti dalla zona centrale della pianta. La yucca è una pianta d’appartamento in quanto tollera temperature miti: d'estate sopporta fino a 25°C, ma deve essere posta all’aria, d'inverno non sopporta mai una temperatura al di sotto dei 10 °C. La Yucca produce, nel periodo tra la fine dell’estete e l’autunno, piccoli fiori su steli che partono dal centro. Ma è veramente molto raro che la yucca fiorisca in un appartamento o comunque con il nostro clima. La Yucca di solito non viene potata, ma vanno soltanto eliminate quelle foglie che man mano si seccano al fine di non favorire le malattie parassitarie. In ogni caso per tagliare le foglie della yucca va usato un attrezzo pulito e ben disinfettato per evitare che i tessuti si infettano.
La pianta della Yucca ama la luce e quella del sole diretto. In estate infatti, se viene posta all'aperto e al sole, si favorisce la sua fioritura. D'estate è consigliabile però nebulizzare la sua chioma con acqua in modo da creare un ambiente piuttosto fresco: le nebulizzazioni vanno fatte al mattino presto, prima che arrivi il sole diretto. La yucca si annaffia abbondantemente in primavera e in estate, facendo attenzione che non vi sia mai ristagno d’acqua nel suo sottovaso. Negli altri periodi le annaffiature si possono ridurre: bisogna darle solo la quantità d’acqua necessaria a non far seccare il terreno del tutto. La pianta della yucca si rinvasa in primavera ogni anno: è importante rinvasarla perché la pianta, crescendo, si appesantisce e necessita di un vaso più grande. Comunque la yucca ama avere abbastanza spazio per le radici. Quando si arriva a un vaso di circa 50 cm occorre fermarsi con i rinvasi e limitarsi a rimuovere, ogni anno, 4 o 5 centimetri di terra e sostituirla con terreno fresco. Per concimare usare concimi liquidi, diluiti nell'acqua, ogni mese da aprile a ottobre. Nei restanti mesi si sospendono le concimazioni.
La yucca si può moltiplicare per divisione del suo tronco oppure dai germogli che ci sono alla base. L'operazione per sezioni di tronco si fa in primavera o in estate: si estrae la pianta dal vaso e si tagliano tanti pezzetti con lunghezza variabile, inferiore ai 10 cm. La superficie che è stata tagliata si deve trattare con gli ormoni rizogeni che favoriscono la radicazione. Poi si piantano in un composto formato da un terriccio torboso e una sabbia grossolana, in parti uguali. Quindi si interrano i pezzetti del tronco senza che tocchino la base del vaso. Si copre il vaso con plastica trasparente e si tiene in un luogo alla luce ma non al sole diretto e a circa 25°C. Tenere la plastica sempre lontana dalle talee. Dopo 3 o 4 settimane compariranno i germogli. Si toglie la plastica e successivamente si travasa la pianta in un vaso di maggiori dimensioni. La moltiplicazione della yucca per i germogli basali si deve fare in primavera: si prelevano quei germogli con almeno 4 foglie e lunghi 15 o 20 cm. Si piantano e si trattano con lo stesso procedimento delle talee.
Se le foglie basse si sbiadiscono diventando verde pallido la causa può essere una scarsa illuminazione. Si consiglia di collocare subito la pianta della yucca in un posto più luminoso e tagliare le foglie ingiallite. Se la yucca ha un aspetto avvizzito o stentato forse è stata annaffiata troppo: occorre fare attenzione a non lasciare mai dell’acqua nel suo sottovaso. Se si vede una muffa grigiastra forse è stata attaccata dal Botrytis, un fungo pericoloso che può far morire la pianta. Togliere le parti colpite e intervenire con i fungicidi specifici. Se si vedono macchie brune sulla parte inferiore delle foglie la pianta può essere stata attaccata dalla Cocciniglia, in particolare da quella bruna. Bisogna toglierla con del cotone imbevuto d’alcool o lavare la pianta con acqua e un sapone neutro, poi risciacquarla bene. Ci potrebbero essere delle macchie che indicano la presenza della Cocciniglia farinosa; accertarsene con una lente di ingrandimento. Anche in questo caso togliete la cocciniglia con cotone e alcool o lavate la pianta con il sapone neutro, strofinando delicatamente con la spugna per eliminare i parassiti, poi risciacquatela bene.
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