Zamparini: "Non posso dare 1,3 milioni a Barreto, sappiamo chi sostituirà lui e Dybala"

Creato il 18 febbraio 2015 da Univeryo7p
Uno schiaffo gelido nella serata più bella dell’anno. I fischi che il pubblico del “Renzo Barbera” ha riservato a capitan Barreto al momento dell’ingresso in campo contro il Napoli rappresentano una chiara presa di posizione della tifoseria nei confronti del centrocampista paraguaiano. Il contratto in scadenza è ben lontano dall’essere rinnovato e con ogni probabilità la maglia indossata nella prossima stagione dal numero 8 non sarà colorata di rosa e di nero. Una scelta che ha scatenato il malumore nei tifosi del Palermo, una reazione che non stupisce affatto il presidente Maurizio Zamparini, che a Live Sicilia Sport mostra comprensione per lo sfogo della curva: "Se un capitano non rinnova per andare in un’altra squadra, è normale che i tifosi se la prendano. Lui è un po’ l’immagine del Palermo che combatte, è un bravissimo ragazzo ma questi giocatori vengono qui per guadagnare”. 
Troppo forti le sirene che suonano dal nord. È vero che Barreto continua a non risparmiarsi nonostante un acciacco fisico e una situazione contrattuale non certo comoda, ma la speranza di rivederlo a luglio nel capoluogo siciliano si fa sempre più flebile. La “sirena”, per il presidente Zamparini, ha un nome e un cognome: “In questo caso si chiama Max Ferrero”, afferma il patron rosanero, che appare ormai rassegnato a perdere il proprio capitano a parametro zero: "Sì, perché la Sampdoria ha fatto un’offerta stratosferica, oltre un milione di euro. Al Palermo queste cifre le prendeva Miccoli e penso preferirà la Samp, anche se spero di no. Se Barreto viene a chiedermi quanto gli ha offerto la Sampdoria gli dico di no. Il Palermo non può dargli 1,3 milioni netti. Noi gli abbiamo già offerto una follia e lui probabilmente non l’ha accettata. È una scelta sua e i tifosi ci sono rimasti male non per Barreto, ma perché è il capitano”. Decisione personale, dunque, per la quale non c’è alcun rischio di finire in tribuna come successo a Ezequiel Muñoz: "Muñoz è venuto a dirmi che voleva andare via da Palermo - prosegue Zamparini - Barreto no".  
Ad essere in bilico non è solo il futuro di Barreto. Anche Paulo Dybala ha le valigie pronte per la prossima stagione, complice un contratto in scadenza nel 2016 e una trattativa per il rinnovo arenatasi a causa delle alte pretese dell’entourage dell’argentino. Per il bomber nativo di Laguna Larga, però, la situazione non è paragonabile a quella del capitano: "La questione Dybala è diversa - precisa Zamparini - è come se avessi un giovane Messi e pensassi di tenerlo, è un fuoriclasse. Il Palermo può dare a Dybala due milioni all’anno perché li vale e sarebbe folle, ma se il Paris Saint-Germain gli offre tre o quattro milioni come facciamo? È lo stesso che è successo a Cavani a Napoli. Abbiamo un bilancio che deve quadrare, non è quello del Milan o della Juventus”. E se i fischi a Barreto potevano essere comprensibili, quelli per Dybala fanno storcere il naso al patron friulano: "Dybala non va fischiato, porterà al Palermo dei grandi benefici. Quando un giocatore attira a sé le attenzioni del Paris Saint-Germain, dell’Arsenal, del Manchester City e del Real Madrid come si fa a tenerlo? Io sono molto affezionato al ragazzo, sono come un suo secondo papà calcistico e sono convinto che debba prendere quest’occasione. È una delle migliori punte europee. Ho già incaricato uno studio legale per avviare le trattative". 
Barreto e Dybala prossimi dunque all’addio. Due pedine fondamentali per lo scacchiere tattico di Beppe Iachini che verranno con ogni probabilità a mancare nel Palermo della prossima stagione. La società però si sta già muovendo per sostituirli nel migliore dei modi, puntando anche su chi è già in rosa, e lo stesso Zamparini ha lasciato intendere di avere già programmato il nuovo Palermo da affidare a Iachini: "Sui nuovi Dybala e Barreto non devo rassicurare nessuno. Ho avuto una riunione e abbiamo programmato la squadra dell’anno prossimo con Iachini. Stiamo già pensando adesso a chi deve venire, chi deve andare via e chi deve tornare”. Mosse di mercato che saranno senza dubbio vincolate dagli obiettivi raggiunti a giugno dalla squadra. L’Europa è distante soli due punti e, se il gol di Morganella contro la Sampdoria fosse stato convalidato, il Palermo sarebbe già in piena zona Europa League. Un cruccio a cui il numero uno del club di viale del Fante non vuole pensare: “Anche se avessimo fatto più punti nelle prime partite saremmo molto più avanti. La cabala in quel periodo ci diceva male. Noi siamo contenti, l’Europa non è un miraggio e se dovessimo ritrovarci lì saremmo molto felici”. Nella strada per l’Europa c’è subito l’ostacolo Lazio: "È una partita molto difficile - conclude Zamparini -. Col Napoli è stato un ottimo Palermo ma ci hanno lasciato degli spazi che non so se la Lazio ci lascerà. È una partita più difficile ma spero di andare a vincere".  
Fonte: Livesicilia.it

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