Una settimana dopo, il 6 settembre 2005, Zeitoun scompare improvvisamente.
Dave Eggers (che ha una laurea in giornalismo presso l’Università dell’Illinois) ci ha messo tre anni a scrivere questo libro per raccontare la storia il più chiaramente e oggettivamente possibile, ma ne è sicuramente valsa la pena. Forse perché è una storia che si racconta da sola, un libro che ha fuso e combinato elementi di memorie, di storia orale e finzione.
Anche se Eggers non è stato un diretto testimone della devastazione dell’uragano Katrina, egli coglie l’esperienza attraverso gli occhi di Zeitoun e si avvicina con tenerezza al cuore del dramma. Ci dice che cosa la gente pensava e come si sentiva, ma non giudica, consentendo al lettore di trarre le proprie conclusioni.
In “Zeitoun” Eggers esplora le radici di Abdulrahman Zeitoun in Siria, il suo matrimonio con Kathy – un’americana convertita all’Islam – e dei loro figli, e cerca di capire che cosa gli è successo e come è stato possibile.
“Zeitoun” è la storia vera di gente comune alle prese con circostanze straordinarie. Una storia raccontata con l’abilità di un maestro della narrativa. Una storia terribile che lascia il lettore ribollente di rabbia per tutte le ingiustizie che vi si verificano. Una lettura emotivamente difficile, ma importante.
Con questo libro Eggers traccia un ritratto indelebile di gestione delle crisi dell’era-Bush, imbottigliando, meglio di chiunque altro, la sensazione di disperazione che si è realmente respirata nel dopo-Katrina.
“Zeitoun” è una storia avvincente e sorprendente che mette in luce la bellezza della natura multi-culturale della società americana. Una grande opera ricca di fuoco e spirito, un instant classic scolpito con eloquenza feroce e una inquietante sensibilità morale.
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