Zend framework 2 – Introduzione

Creato il 24 ottobre 2013 da Webnewsman @lenews1

Inauguriamo oggi la prima parte del tutorial su Zend framework 2.

Premessa

In questo tutorial userò alcuni tool che ci aiuteranno nello sviluppo e ci faciliteranno non poco nel compito di creare il nostro primo progetto Zend. Essendo tutte risorse gratuite vi indicherò il link da cui scaricare il software che ci serve.

Cominciamo con l’indispensabile e cioè Zend Framework 2 scaricabile da questo link. Quello che ci serve è la versione minimal. L’altra cosa indispensabile per iniziare a lavorare è uno stack AMP (Apache, MySQL e PHP): personalmente io uso XAMPP per Windows. Per le istruzioni di installazione di XAMPP vi rimando alla stessa pagina da cui avete fatto il download, ma è talmente semplice che quasi non servono. Infatti questo tool mette a disposizione un comodissimo pannello di controllo che ci permette di far partire e fermare comodamente  i processi del database e del web server Apache.

First thing First

Cos’è un framework.

I framework sono generalmente definiti come un insieme di risorse che semplificano lo sviluppo di software, nel nostro caso di applicazioni web, e aumentano la produttività. Inoltre c’è un altro importante aspetto da non sottovalutare: sviluppare usando un framework ci obbliga a seguire delle linee guida che aumentano la leggibilità e la manutenibilità del codice oltre ad usare uno standard con gli indubbi vantaggi che ne conseguono.

Esistono disparati esempi di framework, eccone alcuni esempi:

  • Liferay. Sviluppo portali in linguaggio Java
  • Foundation framework e Twitter bootstrap. Due frontend-framework per il mondo web, cioè CSS e Javascript (prometto di parlarne in futuro)
  • Android SDK. Sviluppo app per Android firmato Google

Questi sono tre esempi molto diversi tra loro per darvi un’idea di come sia variegato il mondo dei framework.

Zend framework 2

Zend framework , da ora Zend o ZF, pensato per aiutare gli sviluppatori a creare in modo più facile, veloce e robusto web app in PHP. Le sue caratteristiche più importanti sono una struttura orientata agli oggetti e un approccio MVC (model-view-controller) molto spinto che si riflette anche sulla struttura delle directory di un progetto tipico Zend come vedremo in una delle prossime puntate. Altro punto di forza è la modularità della libreria che permette di installare solo le componenti necessarie al nostro progetto, componenti che sono molto numerosi e formano una piattaforma davvero completa in quanto a funzionalità. L’approccio della programmazione ZF permette allo sviluppatore il riutilizzo del codice facendo guadagnare in termini di tempo, leggibilità del codice e facilità nella manutenzione.

Considerazione filosofica. Leggendo questa prima parte del tutorial sembrerebbe che Zend sia la panacea per tutti i problemi che tipicamente assillano gli sviluppatori. In buona parte ciò è anche vero, ma bisogna tenere presente che essendo uno strumento potente richiede anche un certo periodo di training e che ogni progetto ha le sue peculiarità:e non sempre è necessario usare una Ferrari per andare dalla camera dal letto al bagno…


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