Detassare le compravendite immobiliari. È questa l’idea alla quale sta lavorando il ministero dell’Economia per evitare che la stangata dell’Imu e la raffica di tasse che colpiranno il mattone stronchi irrimediabilmente il settore. A lanciare il sasso nello stagno è stato proprio il sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo, che in rapida successione ha annunciato al Corriere della Sera e Radio 1 Rai il progetto che sta prendendo forma in Via XX Settembre. «Non si può abbattere l’Imu ma stiamo già ragionando sulla tassazione degli immobili nella delega fiscale. Se c’è un’imposta sulla proprietà non ha senso il prelievo sulle compravendite. Anzi, è controproducente perché blocca il mercato», ha detto Polillo.
Parole di buon senso se è vero che i più pessimistici rapporti prevedono una brusca caduta (tra il 10 e il 20%) del mercato immobiliare italiano fatto di seconde e terze case (più dell’80% delle famiglie del Belpaese è proprietaria di almeno un immobile) ma anche di moltissime persone, soprattutto anziane, che non riusciranno a pagare la nuova Ici. E a MF-Milano Finanza, oltre alla conferma dello stesso Polillo si è aggiunta un’altra autorevole fonte del governo, che ha precisato come l’idea zero tasse sulle compravendite sia più che avanzata, anche se manca un ultimo tassello: convincere il premier Mario Monti che la «riduzione o l’eliminazione delle imposte di registro e ipotecarie sulle compravendite immobiliari servirà a non far crollare il mercato».
L’operazione, che ha dunque bisogno di una via libera politico, sarebbe contenuta poi in un decreto legislativo per applicare la delega fiscale al quale sta lavorando in segreto l’altro sottosegretario all’Economia, Vieri Ceriani, decreto in cui viene esplicata meglio la ratio della misura. Il progetto vedrà la luce prima dell’estate, sempre che Monti dica sì.tratto da MF Di Andrea Bassi 2 maggio 2012