Zerocalcare - la profezia dell'armadillo
Creato il 02 ottobre 2012 da Narratore
@Narratore74
Formato: Brossura
Pagine: 143
Prezzo: 16,00 €
Lingua: Italiano
Edizione: BAO Pubblishing
Link per l'acquisto: La profezia dell'armadillo
Impressioni
Stavolta
niente sinossi. E non perché non ci sarebbe stato materiale da fare ma perché
ho creduto fosse inutile visto che il fumetto è qualcosa di completamente
diverso da quello che sono solito recensire.
Chi non
conosce Zerocalcare (spero nessuno, vero?) è pregato di darsi una bella
sciudisciata e faccia tre giri su se stesso mentre il fuoco vi consuma le
scarpe. Perché?
Che
domande…
Zerocalcare
è un artista, di quelli con la A maiuscola e tanto tanto talento, e questo
"La profezia dell'armadillo" ne è la prova lampante.
Zerocalcare
pubblica le sue vignette su un blog omonimo, senza contare le decine di
collaborazioni esterne, ma il libro in questione è la sua prima pubblicazione.
In verità si tratta della seconda, visto che questo volume non è altro che la
riedizione a colori di una sua autopubblicazione.
Ma di
cosa parla, direte voi?
Be', non
è facile spiegare, visto che se da un lato molte scenette sono a se stanti, il
resto del volume ruota attorno ad un fatto, una vicenda che porta a farsi
domande, riflessioni e fa precipitare il lettore in un turbine di ricordi, di
malinconia giovanile e tanto altro.
Quindi,
una storia c'è, anche se non così marcata come capita con fumetti di altro
genere…
Ma il
bello non è certo questo (torno al discorso che se non lo conoscete… beh,
sapete cosa dovete fare!), perché Zero, quando disegna, lo fa con uno stile e
una naturalezza che fanno invidia. Io non saprei mai disegnare come lui e come
se non bastasse questo, lui non si limita solo ai disegni ma infonde un certo
non so ché nelle sue strisce che si rimane allibiti, a bocca aperta.
La
profezia dell'armadillo è un viaggio, attraverso i tempi andati, in quei giorni
in cui i sogni erano i padroni del nostro mondo e noi burattini di noi stessi.
Quello che leggiamo in queste pagine potrebbe essere tratto dalla nostra stessa
vita, chi più chi meno, e in parecchi punti mi sono ritrovato a mollare la
lettura per tuffarmi in questo o quel ricordo, pensando a quanto diverso ero e
a quanto ancora oggi assomigli a quel ragazzo , illuso e pronto a spaccare in
due le montagne.
Insomma,
non voglio dirvi di leggerlo, se sapete leggere fra le righe lo avrete già
capito. Vi invito a vivere questo fumetto (stavolta mi suona storto definirlo
in maniera così riduttiva…) e di farvi catturare dalle emozioni.
Con me
ha funzionato.
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