La mostra è annunciata all’esterno da un’insegna al neon che gioca sul nome del gruppo (“stanze libere” in tedesco): un invito alla scoperta, grazie a uno spioncino che consente agli spettatori di sbirciare dentro il museo. All’ingresso, quattro monitor trasmettono altrettanti video della serie Panorama: Roma, Bologna, Atene, Harburg, sono le città di cui le immagini ci offrono una visione inconsueta e suggestiva, grazie al particolare metodo di ripresa time-lapse col quale è possibile “comprimere” in pochi minuti un’intera giornata. Nell’ambiente centrale, baricentro della mostra, è sospesa una grande rete, Radura, un dispositivo che trattiene nelle sue maglie un paesaggio immaginario e crea un envinronment sonoro in cui allacciare sensazioni e pensieri.
Il percorso prosegue con alcuni lavori fotografici, tra cui due gruppi di immagini che i visitatori possono disporre in sequenza libera: il primo (Tomorrow is the question ) è stato realizzato a Coney Island, spiaggia di Brooklyn, all’estremo sud di New York, di fronte alle architetture fantastiche di un vecchio Luna Park; il secondo (I giorni del cane) nell’estrema periferia di Roma, dove pastori e pecore diventano simboli di un’impossibile accordo tra un tempo arcaico e un degradato presente. Nella proiezione del film documentario LKN Confidential si compone l’inedito ritratto di una strada di Bruxelles, rue de Laeken, in cui si intrecciano le diverse vicende di chi ci lavora e dei suoi frequentatori: la città è vista qui come uno scenario crudele e meraviglioso, dove ogni incontro diventa una rivelazione. Una misura più cruda della realtà contemporanea trapela invece dal registratore a bobine di Senza titolo (di un dio minore), un’intercettazione telefonica che si trasforma nella radiografia di una relazione di potere.
In questi e negli altri lavori esposti (tra cui il visore stereoscopico What we do is secret e la grande fotografia double face montata su un carrello Fino all’orlo colmi di figure) ZimmerFrei ci invita a prendere coscienza della natura labirintica della realtà che ci circonda, delle sue contraddizioni come pure della ricchezza inesplorata che vi è nascosta. Oggi, ci dicono gli artisti, è più che mai necessario leggere il mondo “contropelo”, attraversarlo con uno sguardo vigile ed esigente, pronti a cogliere i sintomi più sfuggenti, le piccole epifanie quotidiane nelle quali si rinnova la nostra comune appartenenza al presente.
MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Fino al 28 Agosto
martedì, mercoledì e venerdì dalle 12.00 alle 18.00
giovedì dalle 12.00 alle 22.00
sabato, domenica e festivi dalle 12.00 alle 20.00
Fonte:Mambo