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Zoeggeler? Meglio ricordare i 23 arresti omofobi (nel menefreghismo di Letta)

Creato il 10 febbraio 2014 da Aplusk

by Zoeggeler? Meglio ricordare i 23 arresti omofobi (nel menefreghismo di Letta)

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Zoeggeler? Meglio ricordare i 23 arresti omofobi (nel menefreghismo di Letta)
Media e politici facciano pure festa, sorridano di fronte a fotografi e telecamere, mentre a pochi chilometri di distanza si piange la violazione di diritti ritenuti sacrosanti da queste parti. Tutto avviene a Sochi. Dove Enrico Letta, sorridente, saluta i 113 atleti azzurri, ma non alza la voce, nessuna menzione ai 23 arresti degli attivisti gay che stavano protestando contro l'assurda legge omofoba approvata in Russia l' 11 giugno 2013.

Zoeggeler? Meglio ricordare i 23 arresti omofobi (nel menefreghismo di Letta)

"Esserci non significa dismettere ma anzi riaffermare il ruolo che l'Italia svolge, e ancor più continuerà a svolgere quando sarà alla guida dell'Europa nel prossimo semestre, per l'estensione e certo non per un arretramento dei diritti". Vedremo se i fatti faranno rima con le parole, per il momento una bella proroga alla questione è quanto è riuscito a fare Enrico Letta. Mentre Obama, David Cameron, Angela Merkel e François Hollande hanno tutti disertato la cerimonia inaugurale. Il Movimento Cinque Stelle ha alzato la voce contro l'atteggiamento del presidente del consiglio: "L'Italia ha perso l'ennesima occasione per dimostrarsi un Paese pienamente democratico e china ancora una volta la testa di fronte al potente di turno. In questo caso, l'amico Vladimir". Intanto, la legge che ha etichettato l'omosessualità come propaganda dannosa e che ha avviato la repressione degli attivisti che stanno approfittando della straordinaria visibilità internazionale di Sochi, sono finiti in cella. E Putin punta l'indice altrove, vietato distrarsi: "Al centro delle Olimpiadi dovrebbe esserci lo sport e non il dibattito sui diritti dei gay", aveva detto a margine di un incontro con il primo ministro olandese Mark Rutte.

I 23 arresti omofobi a Sochi: il doodle sulla Carta Olimpica

Da noi, festa e gioia, prime pagine a Christof Innerhofer e Zoeggeler, medaglia d'argento nella discesa libera il primo, bronzo nello slittino il secondo. Sono soddisfazioni che non si conquistano tutti i giorni; è giusto celebrarle, raccontarle. Ma il clima in cui questi successi sono stati conquistati, nella violazione costante dei diritti e nella discriminazione frontale dei gay, mi lascia perplesso. Una medaglia val più di tutto il resto? Da Letta ai principali quotidiani nostrani, è permesso festeggiare, mentre qualcun altro paga in cella. Nel silenzio generale e tra i sorrisi compiacenti queste medaglie scoloriscono e perdono di valore. Non ci resta che affidarci a Google, che con il doodle del giorno di apertura di Sochi, fatto in tutte le lingue del mondo, ha rimarcato con una vena polemica lo spirito e i valori della Carta Olimpica. Quello che noi non siamo stati capaci di fare. Ancora una volta. Qui: Sochi? Vietato pescare (e drogarsi) alla toilette

Zoeggeler? Meglio ricordare i 23 arresti omofobi (nel menefreghismo di Letta)

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