Secondo disco a durata piena per i francesi Zoldier Noiz e avanti sempre sulla stessa strada del crossover metal/punk. E fra le mille possibili chiavi di lettura di questo incrocio, i Zoldier Noiz hanno individuato la loro, con ottimi risultati. Alla base ci sono speed e thrash metal, ma l'incedere è piuttosto lineare, più in linea con l'hc/punk insomma. Ne risulta un assalto che non lascia respiro, riff taglienti che si dipanano su tempi quasi sempre veloci, siano essi d-beat, semplici quattro quarti o a volte addirittura ultracore. A caratterizzare ulteriormente e in maniera decisa il disco interviene anche la produzione, molto grezza, anche questa più punk che metal, ma che si sposa alla perfezione con l'approccio del gruppo. A dare il tocco finale di marciume c'è la voce: brutale, quasi crust, ma con un timbro ben definito anche se "vomitato". Regression Process scorre veramente liscio e risulta perfetto per tutti quelli che ascoltano gruppi più o meno recenti come Nekrofilth, Evil Army, Cruel Force, Deathhammer o Bunker 66, pur apprezzando Driller Killer, Motörhead e Carnivore. Ottimo disco. Voto: marcio!
01. Grave Crawler
02. Random Justice
03. Tomorrow Is Today
04. Regression Process
05. Thirty Nine Forty Five
06. Dread Relives
07. Vacant Worlds
08. Ebola Syndrome
09. Filthy Few
10. Life Under Will