Lethal Virus: quando ti rendi conto di essere solo, o ti trovi costretto a difendere ciò che di essere umano esiste ancora in una terrificante apocalisse Zombie, adrenalina, rabbia e sangue freddo insieme a una buona arma, sono gli ingredienti perfetti per sopravvivere.
L'antipasto che Barbara, in arte La Beba, ci presenta è composto da quattro scatti che introducono quello che infine sarà il progetto intitolato Zombie Nation ispirato al mondo Zombie. Forti sono i richiami a Resident Evil con personaggi però tutti made in Italy e dove ogni ambientazione è caratterizzata da texture di terra sgretolata che enfatizzano la drammaticità di un mondo oramai distrutto e ricreando un effetto d'ansia che porta a chiederci "cosa c'è oltre i personaggi?".
Un effetto pesante che si trasmette sui personaggi, molto singolari, come la ragazza sopravvissuta portatrice del virus ma che ne è immune, infatti nel set finale ci sarà anche un bacio con uno Zombie, quello che un tempo era il suo amore perduto e che da lui che è iniziato l'olocausto Zombie...tutto comincia con un bacio e finisce con il medesimo bacio!
Il duro lavoro parte dalla sala posa con luci, trucco e ovviamente i modelli, il set è stato realizzato in una giornata intera. Barbara insieme ai modelli e tutto lo staff si sono impegnati molto e dopo la sala posa è iniziata un'accurata selezione e una minuziosa Full Photo Manipolation. Un risultato che potete apprezzare voi stessi...
Ma chi è Barbara?
La Beba nasce in provincia di Milano residente in un paesino chiamato Cassina de' Pecchi (che prima o poi sarà invasa dagli Zombie). E' una persona molto estroversa dalle mille idee artistiche.Qui di seguito un corposo antipasto di quello che poi sarà il progetto Zombie Nation:
Già da piccola con l'animo rock/metal, cresciuta a pane e film Horror, il primo film a 8 anni fu proprio La Casa...con i racconti Zombeschi del padre (Peppe) prima di dormire al pomeriggio, e un cugino che abitata al piano di sopra amante della musica metal e film horror che la obbligava (in senso buono) ad ascoltare Ozzi e a guardare Non aprite quella porta.
Nel 98' si diploma presso la Scuola del Fumetto di Milano come disegnatrice realistico/grottesco.
Nel 99' invece frequentò un corso di formazione sull'utilizzo di Photoshop con studi che vanno avanti fino ad oggi (non si finisce mai).
Amante dei film di Romero e della saga Resident Evil, il discorso ZOMBIE oramai è un'ossessione ...un discorso che riesce anche a farle paura così decide dopo 9 anni di studi nella fotografia e ben 15 anni di studi nel foto ritocco e foto manipolazione di organizzare un set che racchiuda in modo artistico l'anima dello Zombie Olocaust, con influenze molto U.S.A ma con un tocco personale non indifferente.
Kill them All: purtroppo l'essere umano nelle fattezze di uno Zombie non viene visto più come essere umano, ma come un bersaglio, una forma di non vita non intelligente ma devastante, lo Zombie un soggetto alquanto pericoloso e invasivo, letale...e proprio quando sono più di uno che cercano di assalire e divorare, bisogna pensare solo a sterminarli...a UCCIDERLI TUTTI.
She is the Virus: Dietro un volto fanciullesco e ribelle si nasconde l'inferno...una guerra che scoppia e non avrà mai fine...essere il virus è essere il fardello di se stessi. Essere se stessi? o forse essere il niente?
Fear Infinity: vederla dagli occhi della vittima, e quando ti rendi conto che forse diverrai come loro perché un'a!imo prima eri uno sbru ffone da qua!ro soldi e ti sentivi il protagonista, e un attimo dopo il protagonista è chi ti salva il culo.
Survivor: Una delle regole è sopravvivere...come?! aiuta te stesso insieme al prossimo!
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