Zona di comfort e motocicletta. Perchè siamo più felici e più fighi.

Da Motociclistidatavola
Ecco un altro di quei post in cui tiro fuori dal cassetto la laurea in Psicologia, banalizzo due concetti e provo ad applicarli alla moto. In questo caso specifico banalizzerò molte cose, prego eventuali colleghi di non denunciarmi all'albo....tengo famiglia.
L'altro giorno ho visto un video molto carino in cui una serie di persone faceva una roba strana e si concludeva con una frase del tipo “La vita inizia fuori dalla tua zona di comfort“ (Neale Walsh). Ho pensato e ripensato ed ho concluso che è il motivo per il quale i motociclisti sono gente più felice.Ma arriviamo per gradi alla conclusione.Partiamo dall'inizio, cos'è la zona di comfort. La zona di comfort è uno spazio sicuro dove stare comodamente seduti in modo piacevole, allettante e rassicurante. E' una zona dove non ci sono stress, i rischi sono minimi e ci troviamo in uno stato di sicurezza mentale. L'uomo tende a riprodurre schemi, pensieri ed azioni (il nostro cervello è pigro, questo l'abbiamo già scritto qualche tempo fa) e stare in zona di comfort permette di vivere protetti, lontano da stimoli che aumenterebbero l'ansia.Ovviamente restare in zona di comfort comporta una serie di aspetti negativi, in primis si smette di apprenderee di crescere e cui si appiattisce su un quotidiano che solo apparentemente ci protegge.Quindi il controllo totale su fonti di stress, paura, rischi ha dei costi. Inconsciamente la nostra ZdC diventa la nostra gabbia (la sapete la storiella dei due falchi?), il nostro limite. Ci appiattiamo, fuggiamo rischi e stress.Prima di proseguire un'annotazione. Rispetto all'affermazione di Walsh sarebbe più corretto dire “allarga la tua zona di comfort” più che escine fuori, come suggerito. Però uscire per sperimentare è un bell'inizio.Ma torniamo a noi, cosa c'entra la moto in tutto questo? Beh, se ancora non vi è balzato agli occhi ecco una spiegazione.La moto ci porta fuori dalla nostra zona di comfort. Ecco, se state pensando all'andare forte vi sfuggono alcuni aspetti molto più profondi ed interessanti.
La moto è fonte di stress (quelli bravi bravi definiscono lo stress come “sindrome di adattamento”). Cosa succede, un evento è stressante quando genera un cambiamento rispetto alle condizioni di partenza e induce l'organismo ad una reazione di adattamento. La reazione ha diversi risvolti, emotivo, neuropsichico, ormonale, locomotorio.
Quindi, se andate in moto e ve lo godete sul serio, siete gente “vera”, vi rendete conto di quanti stimoli ci bombardano mentre andiamo in giro, quanti stimoli positivi, quanti rischi, quanti elementi da valutare e cui adattarsi di continuo. Questo infinito lavoro di adattamento ad una realtà così stimolante ci spinge costantemente ad uscire dalla nostra zona di comfort e quindi ad ampliarla progressivamente. Andare in moto non è mai uguale, ci sono mille variabili che non controlliamo ma semplicemente gestiamo, non c'è nulla di ripetitivo nell'andare in moto. Certo, c'è una tecnica da conoscere, imparare e ripetere ma poi andare in moto è fatto di mille sfumature diverse che non possiamo prevedere. E' chiaro il passaggio? Riassumo. La zona di comfort può essere una gabbia. Per uscirne dobbiamo sperimentare comportamenti che siano stressanti. La moto, con tutti gli input cui ci espone è un fattore altamente stressante. Quindi la moto ci porta fuori dalla zona di comfort e con essa non smettiamo mai di crescere ed apprendere. E siamo più felici perchè liberi e non schiavi delle paure ma consapevoli delle stesse. Per quello invecchiamo meglio.
Ma perchè questo post? Per due motivi. Il primo perchè così, la prossima volta che un conoscente, un amico, un collega vi chiede perchè andate in moto potete dirgli “Per espormi a fattori stressanti che mi spingono a reazioni emotive, neuropsichiche e ormonali e mi permettono di estendere i confini della mia zona di comfort e di poter continuare ad evolvermi”...figo direi. Il secondo motivo è che ho usato tutto questo costrutto per spiegare a mia moglie perchè giovedì vado a fare il corso ditraverso.....

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