Zoser

Creato il 02 agosto 2014 da Pim
(Dal mio archivio spuntano, ogni tanto, vecchi appunti inediti…)   fa caldissimo stasera, aria irrespirabile, fuori dallo zoser hotel un’umidità che ci puoi nuotare come in un acquario, qualche passo lungo pyramids road intasata dal traffico, a tutte le ore del sole o della luna, il ragazzo alla reception dice di tifare per l'al-alawi e gonfia il petto, io sorrido, i campioni d’africa, perché qui siamo in africa, ma non si capisce bene cosa c’entri l’africa in mezzo a tutte queste automobili - rottami ambulanti con i cerotti sulle giunture -, tra carretti trainati da somarelli indifferenti, chioschetti ambulanti che preparano succo di melograno, donne con l’ḥijāb che gettano occhiate curiose, per nulla intimidite, perché noi occidentali veniamo da un altro mondo tutto da desiderare, tutto da raccontare, tanto la notte cairota è lunga, qui come a damasco o ad amman, i giardini pieni di panchine e famiglie che prendono il fresco, bambini che giocano a pallone, fino quasi a domattina, perché al sudore incollato ai vestiti ci si abitua, passate le due cominci persino a sentire brividi lungo la schiena, forse l’effetto delle stelle che bucano il cielo nerissimo di quaggiù, a questa latitudine, in questa parte di emisfero, che non riesci a raffigurarti neppure sulla carta geografica, e non sai deciderti se sei lontanissimo oppure vicinissimo a casa, oppure soltanto fuori strada o dal tempo   (Il Cairo, 7 agosto 2007)

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