
“È stato un momento triste per la nostra democrazia” ha scritto Mike Pothier, esperto dell’Ufficio parlamentare della Conferenza episcopale del Sudafrica, all’indomani dei boicottaggi e della rissa che hanno segnato il discorso del presidente Jacob Zuma sullo “stato della nazione”.
Un intervento, annota Pothier, caratterizzato da spunti di rilievo sia in materia di politiche energetiche che di riforme agrarie. Come l’annuncio di un limite massimo di 12.000 ettari per le singole proprietà terriere e di un divieto agli acquisti da parte di società straniere; o l’impegno a contrastare la crisi del gestore elettrico Eskom, puntando sia sulla costruzione di una seconda centrale nucleare che sullo sviluppo di fonti rinnovabili.
Titoli e foto dei quotidiani, però, non sono dedicati alla linea politica di Zuma e del suo African National Congress (Anc). “Il discorso sullo stato della nazione più divertente” ironizza il Mail & Guardian, proponendo una foto dei deputati liberali di Democratic Alliance che abbandonano il parlamento vestiti di nero in segno di lutto.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
