E la neve, in uno strano Paese.
Viviamo in uno strano Paese. Dove cade la neve d’inverno, mentre d’estate fa caldo e c’è il sole.
Un Paese dove nella Capitale, quando è inverno e nevica un poco, tutto si blocca e la gente rimane ore e ore imprigionata in un traffico pauroso, salta la luce e non torna, nessuno manda soccorsi né li ha organizzati in tempo. Siamo un Paese in cui, se è inverno e nevica un poco, in una grande città l’ospedale chiude a metà. Siamo un Paese in cui, se nevica molto, i treni di fermano: a metà strada e non ripartono. Per 18 ore, magari. E magari con dentro tanta gente che ha freddo, fame, paura.
Siamo un Paese strano. Dove è sempre colpa di qualcun altro. Dove tu non sei mai responsabile. Dove è colpa sua. Dove ci doveva pensare lui.
Dove se ti dicono che verrà a nevicare, e tu sai in che strano Paese vivi, non rinunci affatto a prender l’auto e a ficcarti nel peggior ingorgo della tua vita. A volte non puoi farne a meno. A volte si. Ma non lo fai. Perché tu c’hai diritto! E forse ti senti pure un dritto!
Siamo uno strano Paese. E nevicherà ancora, perché è inverno. E in inverno nevica. E fa molto freddo.
E in questi giorni freddi, questa zuppa antica e povera, calda e confortante, allevierà i brividi e ci scalderà il cuore. Ingredienti semplici e buoni, cottura lenta e profumo intenso: un gusto delicato e morbido, che rinfranca e rasserena.
Io ho usato le castagne secche, ma se volete, potete utilizzare anche quelle sottovuoto, eliminando i tempi della prima cottura. Anche per i fagioli cannellini, se userete quelli in scatola o in vasetto, prelessati, i tempi si abbrevieranno. Ma credetemi, il buono di questa zuppa è anche dei profumi che si sprigioneranno durante le cotture e del sapore antico che potrete gustare. Forse, se si può, vale la pena impiegare un po’ più di tempo nella preparazione.
Zuppa di castagne, porri e cannellini.
castagne secche, 250 g.
fagioli cannellini secchi, 100 g.
porri, 2
patata, 1
olio e.v.o.
alloro
rosmarino
sale, pepe
Il giorno prima mettete a bagno per circa 12 ore, in due recipienti diversi, le castagne e i fagioli cannellini.
Trascorso il tempo, scolate le castagne, sciacquatele e mettetele in una pentola con acqua e una foglia di alloro. Portate ad ebollizione e lasciate cuocere per un’ora. Eliminate l’alloro e sgocciolate le castagne.
In una pentola alta, meglio se di coccio, rosolate in due cucchiai d’olio i porri, mondati e affettati. Unite le castagne sgocciolate e mescolate. Togliete dal fuoco, lasciate intiepidire, poi unite i fagioli cannellini, la patata, pulita e sbucciata, a pezzi: mescolate e coprite con acqua fredda, o brodo vegetale. Non unite i fagioli secchi al fondo caldo, altrimenti i fagioli non cuoceranno mai uniformemente.
Continuate la cottura per circa un’ora, semicoperto. Pochi minuti prima del termine, con una schiumarola (mestolo forato) raccogliete un poco di verdura, schiacciatela con una forchetta e rimettetela nella zuppa. Fate così ancora un paio di volte, in modo da schiacciare un terzo almeno della zuppa . Unite un trito di rosmarino, salate e pepate.
Al termine, spegnete, ritirate dal fuoco, versate nei piatti e condite con un filo d’olio evo.
Se volete, potete aggiungere alla zuppa della pasta: maltagliati, o più semplicemente della sfoglia secca (lasagne) spezzettata.