Ingredienti (per 2 persone)
200 gr. di lenticchia di Castelluccio,
1 foglia di alloro (nella ricetta originale non è prevista)
3 acciughe sott'olio,
150 gr di passata di pomodori,
1 spicchio d’aglio,
1/2 costa di sedano,
pepe q.b.,
sale q.b.,
fette di pane tostato o riso o pasta (de gustibus),
olio extra vergine d’oliva q.b.
Nel nostro caso Biolive 2012 hand raked un fantastico olio d'oliva amato, selezionato, premuto con tutto l'entusiasmo che un giovanissimo 18enne può dare nella sua prima avventura agricola autarchica. Bello avere amici che si lanciano in queste avventure, non crediamo che sia in vendita vista la produzione di nicchia, ma se la cosa vi interessa possiamo informarci.
La preparazione è semplicissima: mettete in una pentola le lenticchie, aggiungete dell’acqua fredda fino coprirle e mettere la foglia di alloro. Portare ad ebollizione e poi abbassare la fiamma per far bollire lentamente.
Noi abbiamo contemporaneamente messo a bollire un pentolino con dell'acqua, lo potete usare se si asciuga troppo.
Nel frattempo abbiamo preparato il soffritto: trito di sedano, aglio e le 3 acciughe (non le abbiamo nè lavatt
e nè dissalate per non aggiungere sale); mentre il soffritto va rimestate con la "cucchiara" di legno di modo che le acciughe si possano sciogliere bene.
A questo punto si aggiunge la passata (noi quella in bottiglia, ma se siete volenterosi potete farvela sul momento e il sapore sarà sicuramente migliore).
Lasciare andare finché il sughetto non si restringe un pochino.
Dopo una trentina di minuti aggiungere il sughino alle lenticchie e continuare fino a cottura ultimata.
A questo punto è entrato in scena il pentolino con l'acqua bollente: versare acqua alla bisogna per evitare che si secchi il tutto.
Quando la cottura è quasi ultimata controllare di sale, noi non ne abbiamo aggiunto: quello delle acciughe è bastato.
Una volta pronto un pizzico di pepe e un giro di olio a crudo.
Le lenticchie sono ricche di vitamine, proteine, ferro, fosforo, sali minerali, fibre, una vera "botta di vita" per l'organismo, ma soprattutto sono considerate un cibo antidepressivo, cosa che non fa mai male.Proprio per quest'ultimo motivo, in onore della "gioia lenticchiesca" dedichiamo questa ricetta a un nostro amico, ciclista anarchico, tangheiro libero.