Quando cambia la stagione, ho sempre qualche difficoltà ad adattarmi all’esigenza di modificare il menù di famiglia.
In genere il passaggio avviene gradualmente e spesso, data l’incertezza del tempo che ci sballotta di qua e di là della linea di demarcazione fra due stagioni, come in questo periodo per esempio, fatico ad abbandonare definitivamente i piatti che si considerano più adatti all’inverno anziché alla primavera.
Qualche sera infatti, adesso che fa più fresco in casa che fuori, mangiamo ancora volentieri una ciotola di zuppa di patate arricchita dagli ultimi tartufi conservati in freezer dall’anno scorso.
Affetto una grossa cipolla bianca carnosa e la faccio stufare nella pentola a pressione a fuoco dolcissimo con 2 cucchiai di olio.
Se occorre aggiungo qualche cucchiaiata d’acqua.
Salo appena e quando è trasparente e bella consumata aggiungo 70 gr di prosciutto (meglio se di “gambuccio” di Parma) a cubetti, le foglie di 1 rametto di rosmarino, 800 gr di patate sbucciate e affettate e circa 1 litro di brodo.
Chiudo il coperchio e dal fischio lascio cuocere per mezz’ora.
Una volta fatta sfiatare e aperta la pentola a pressione, aggiusto di sale e aggiungo una bustina di zafferano e una grattugiata di tartufo.
Frullo col minipimer a immersione e profumo di pepe nero macinato al momento.
Servo nelle ciotole o nei piatti fondi e affetto sopra, generosamente se si può e se vi piace, ancora un po’ di tartufo che, come quasi tutti sanno ormai, ho praticamente sempre nel freezer (come le code di gambero, fonte di ispirazione anche per molti di voi).
Non aggiungo parmigiano grattugiato, ma è una scelta personale.
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