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Il Duende è tornato, lunga vita al Duende!

Creato il 16 febbraio 2011 da Emanuelesecco
sottofondo: Rhapsody of FireACT V: Neve Rosso Sangue

duende

DUENDE: Ebbene ecco ci qui ancora, mio caro.
IO: Caro mio Duende… da quanto non sentivo più la tua voce.
DUENDE: Eh sì, è un bel pezzo.
IO: Temevo di averti perduto per sempre.
DUENDE: È impossibile, siamo fatti l’uno per l’altro; il legame che ci unisce non può essere spezzato da qualche esame per duri che possano essere.
IO: Hai proprio ragione, caro il mio folletto.
DUENDE: Be’, cos’aspetti? Al lavoro!

Devo proprio ammetterlo, ritrovare il folletto bastardo non è stato facile, affatto. Mi ero illuso che una volta finito con gli esami avrei ripreso a scrivere come un treno… quanto mi sbagliavo: non si possono accantonare un mese e mezzo di studio matto e disperatissimo in un baleno e avere la presunzione che la mente si svuoti a tal punto da permetterti di sederti davanti ad un computer e cominciare subito a lavorare. Per svuotare completamente il cervello ci è voluta quasi una settimana di cazzeggio totale, senza contare le due parti di diario finora pubblicate che mi hanno aiutato (seppur poco) a riprendere un po’ di dimestichezza con l’idea di scrivere.

Il giorno non è stato oggi, no, ma ieri e più precisamente in treno mentre leggevo il mio amato Dracula. Me ne stavo seduto su quelle orribili e maleodoranti poltrone che fanno da squallido arredamento ai fetidi vagoni dei treni regionali quando, preso da una scintilla di ispirazione, mollai il libro e, tirati fuori penna e quaderno dalla borsa, cominciai a scrivere quel nuovo racconto la cui traccia avevo in testa già da un mesetto.

scrivania scrittore

Quindi eccomi qui, con quaderno, penna, pc, monster e iTunes acceso, pronto a dar vita ad un nuovo racconto.

A presto ;-)

 

E.


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