Magazine Cinema

01 ci porta dietro i candelabri in alta definizione

Creato il 20 luglio 2014 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Trattandosi di un lungometraggio destinato al piccolo schermo, si è aggiudicato il Golden Globe per il miglior film televisivo e per il miglior attore in un film tv, ma siamo sicuri che, se avesse goduto di una distribuzione cinematografica in patria, sarebbe stato in grado di conquistarsi più di un premio Oscar.

Nelle nostre sale, il 5 Dicembre 2013, 01 Distribution ce lo ha comunque portato, perché, in fin dei conti,

dietro_i_candelabri
Dietro i candelabri di Steven Soderbergh un respiro cinematografico lo possiede eccome, grazie alla sua capacità di coinvolgere altamente lo spettatore nel corso di oltre un’ora e cinquanta di visione del tutto costruita sui dialoghi ed all’ottimo lavoro scenografico nel rappresentare il grottescamente sfarzoso universo in cui viveva il popolare, virtuoso pianista Valentino Liberace, semplicemente conosciuto come Liberace.

Perché, a cominciare dall’estate del 1977, è il rapporto sentimentale tra quest’ultimo, magistralmente interpretato da Michael Douglas, e il giovane Scott Thorson alias Matt Damon quello raccontato, man mano che viene tracciato anche il profilo di colui che, primo vero performer famoso in tutto il mondo, con il suo stile si è mostrato in grado di affascinare il pubblico di tutto il mondo per oltre quarant’anni di carriera, rivelandosi intrattenitore stravagante e figura appariscente, sia sul palcoscenico che in televisione.

Colui che ha saputo rappresentare in scena come nella vita privata tutto l’eccesso, il glamour e il kitsch che solo un entertainer totale del suo calibro poteva permettersi negli anni Cinquanta e Sessanta e che il già citato protagonista di All’inseguimento della pietra verde e Wall street incarna senza scadere mai nella ridicolezza tendente spesso ad emergere quando si ha a che fare con personaggi appartenenti al mondo della omosessualità maschile.

Al servizio di un elaborato che, tratto proprio dal libro autobiografico di Thorson, diciassettenne all’epoca in cui fu amante del quasi sessantenne musicista e si trasferì nella sua casa di Las Vegas, possiamo tranquillamente affermare essere il miglior prodotto concepito dal sopravvalutato autore di Sesso, bugie e videotape e Magic Mike, il quale si alterna, da sempre, tra produzioni indipendenti come Bubble e titoli tempestati di grandi star hollywoodiane (citiamo solo Ocean’s eleven – Fate il vostro gioco e i suoi sequel).

È la stessa 01 a lanciarlo in blu-ray con il trailer e un making of di tredici minuti nella sezione extra riservata ai contenuti speciali.

Francesco Lomuscio


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :