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11 OTTOBRE :giornata dedicata alle vittime sul lavoro

Creato il 03 settembre 2011 da Andrea21948

L’11 ottobre la giornata dedicata alle vittime sul lavoro.797 morti sul lavoro dal 1° gennaio 2009, 2500 incidenti sul posto di lavoro ogni giorno, circa tre morti al giorno .  L'aumento è del 13,30% rispetto al 2010

L’11 ottobre si celebrerà la 59° giornata dedicata alle vittime sul lavoro. L’appuntamento è stato voluto e promosso dall’Anmil (Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro) e si svolgerà sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Nell’esprimere la nostra solidale riconoscenza all’Anmil non possiamo fare a meno di riflettere su di un dramma che coinvolge ogni anno migliaia di persone e le loro famiglie.
Sono   797 morti sul lavoro dal 1° gennaio 2009, 2500 incidenti sul posto di lavoro ogni giorno, circa tre morti al giorno: queste le cifre di un dramma nazionale e quotidiano non degno di un Paese “civile” e del ventunesimo secolo. Cifre inconciliabili con il dettato della nostra Costituzione, cifre a cui non danno ancora risposte adeguate la legislazione ed i controlli esistenti nel settore...

Nonostante i proclami dell’Inail ,questi sono le drammatiche cifre di una delle tante vergogne nazionali :la più drammatica in assoluto .

Il continuo attacco ai diritti dei lavoratori,alla sicurezza dei lavoratori anche mediante la “ rivisitazione” in negativo del Testo Unico ,da parte del governo PDL-Lega non può che concorrere all’incremento del numero delle vittime degli incidenti sul lavoro .

L’incertezza del proprio posto di lavoro, la precarietà diffusa ,anche per coloro che fino a ieri occupavano un posto di lavoro a tempo indeterminato ,hanno contribuito ad aumentare questo pesante tributo al moloch del profitto .

E tutto questo in presenza di una costante aumento della disoccupazione e della cassa integrazione .

La prevenzione deve ancora diventare una realtà e non il dentifricio con cui pulirsi la bocca ad ogni morto sul lavoro !. La sicurezza nei luoghi di lavoro ,l’applicazione delle norme che la garantiscono, devono essere il fiore all’occhiello di una società civile                                     La sicurezza sul lavoro   dovrebbe vivere nell’impegno dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, figura troppo spesso citata in articoli di giornali e normative ma che nella realtà ha ancora ben poche garanzie e tutele effettive. In tante aziende medie o piccole questa figura non c’è, nelle aziende grandi sempre più spesso si registrano episodi di più o meno velate intimidazioni verso quegli Rls che volgono con serietà le proprie mansioni, nel corretto svolgimento di un loro diritto-dovere. Spesso vengono colpiti da sanzioni, fino anche al licenziamento.
l’11 ottobre deve servire a riflettere per costruire una società nella quale il lavoro sia giusto, dignitoso, sicuro, sia vita e non morte. Ed in tal senso il binomio lavoro sicuro e diritti è inscindibile, perché solo un lavoratore che gode ed è cosciente dei propri diritti, tra cui quello alla salute e alla sicurezza, è un lavoratore capace di tutelarsi e tutelare. E per farlo dovrebbe essere un lavoratore non soggetto al ricatto del lavoro che mancherà se oserà alzare la testa, un lavoratore non appeso al filo del precariato selvaggio, dei contratti che si interrompono, di un lavoro insicuro in ogni senso.

Ci domandiamo che senso abbia avuto la campagna pubblicitaria ,voluta dal ministro Sacconi, dal titolo “ La sicurezza ,la pretende chi si vuol bene “ che colpevolizzava i lavoratori ,e che è costata 9 milioni di euro dei nostri soldi .

Ci domandiamo perché giacciono nelle banche i 16 miliardi di euro pagati da lavoratori ed imprenditori ,inutilizzati al fine della prevenzione sui luoghi di lavoro .

E i lavoratori muoiono .

L’11 ottobre la giornata dedicata alle vittime sul lavoro.797 morti sul lavoro dal 1° gennaio 2009, 2500 incidenti sul posto di lavoro ogni giorno, circa tre morti al giorno .  L'aumento è del 13,30% rispetto al 2010

L’11 ottobre si celebrerà la 59° giornata dedicata alle vittime sul lavoro. L’appuntamento è stato voluto e promosso dall’Anmil (Associazione nazionale mutilati ed invalidi del lavoro) e si svolgerà sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

Nell’esprimere la nostra solidale riconoscenza all’Anmil non possiamo fare a meno di riflettere su di un dramma che coinvolge ogni anno migliaia di persone e le loro famiglie.
Sono   797 morti sul lavoro dal 1° gennaio 2009, 2500 incidenti sul posto di lavoro ogni giorno, circa tre morti al giorno: queste le cifre di un dramma nazionale e quotidiano non degno di un Paese “civile” e del ventunesimo secolo. Cifre inconciliabili con il dettato della nostra Costituzione, cifre a cui non danno ancora risposte adeguate la legislazione ed i controlli esistenti nel settore...

Nonostante i proclami dell’Inail ,questi sono le drammatiche cifre di una delle tante vergogne nazionali :la più drammatica in assoluto .

Il continuo attacco ai diritti dei lavoratori,alla sicurezza dei lavoratori anche mediante la “ rivisitazione” in negativo del Testo Unico ,da parte del governo PDL-Lega non può che concorrere all’incremento del numero delle vittime degli incidenti sul lavoro .

L’incertezza del proprio posto di lavoro, la precarietà diffusa ,anche per coloro che fino a ieri occupavano un posto di lavoro a tempo indeterminato ,hanno contribuito ad aumentare questo pesante tributo al moloch del profitto .

E tutto questo in presenza di una costante aumento della disoccupazione e della cassa integrazione .

La prevenzione deve ancora diventare una realtà e non il dentifricio con cui pulirsi la bocca ad ogni morto sul lavoro !. La sicurezza nei luoghi di lavoro ,l’applicazione delle norme che la garantiscono, devono essere il fiore all’occhiello di una società civile                                     La sicurezza sul lavoro   dovrebbe vivere nell’impegno dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, figura troppo spesso citata in articoli di giornali e normative ma che nella realtà ha ancora ben poche garanzie e tutele effettive. In tante aziende medie o piccole questa figura non c’è, nelle aziende grandi sempre più spesso si registrano episodi di più o meno velate intimidazioni verso quegli Rls che volgono con serietà le proprie mansioni, nel corretto svolgimento di un loro diritto-dovere. Spesso vengono colpiti da sanzioni, fino anche al licenziamento.
l’11 ottobre deve servire a riflettere per costruire una società nella quale il lavoro sia giusto, dignitoso, sicuro, sia vita e non morte. Ed in tal senso il binomio lavoro sicuro e diritti è inscindibile, perché solo un lavoratore che gode ed è cosciente dei propri diritti, tra cui quello alla salute e alla sicurezza, è un lavoratore capace di tutelarsi e tutelare. E per farlo dovrebbe essere un lavoratore non soggetto al ricatto del lavoro che mancherà se oserà alzare la testa, un lavoratore non appeso al filo del precariato selvaggio, dei contratti che si interrompono, di un lavoro insicuro in ogni senso.

Ci domandiamo che senso abbia avuto la campagna pubblicitaria ,voluta dal ministro Sacconi, dal titolo “ La sicurezza ,la pretende chi si vuol bene “ che colpevolizzava i lavoratori ,e che è costata 9 milioni di euro dei nostri soldi .

Ci domandiamo perché giacciono nelle banche i 16 miliardi di euro pagati da lavoratori ed imprenditori ,inutilizzati al fine della prevenzione sui luoghi di lavoro .

E i lavoratori muoiono .


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COMMENTI (1)

Da carlo soricelli
Inviato il 04 settembre a 10:27
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Dal 1 gennaio 2009 i morti sui luoghi di lavoro sono stati oltre 1500 e a questi occorre aggiungerci i lavoratori morti in itinere...da dove trae quel "numero" così benevolente? Carlo Soricelli dell'Osservatorio Indipendente di Bologna sulle morti per infortuno sui luoghi di lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.com

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