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12/11/2015 - Teleriscaldamento: Verso il Recupero di Calore Industriale

Creato il 12 novembre 2015 da Orizzontenergia

In Italia la presenza dei sistemi di teleriscaldamentoteleriscaldamento
Sistema che consente di distribuire calore presso le utenze, a partire da una centrale di produzione (per esempio centrale di cogonerazione, termovalorizzatore, ecc...). Il calore viene trasportato sotto forma di acqua calda o vapore all'interno di condotti interrati e può servire per riscaldare gli ambienti oppure per produrre acqua calda sanitaria. Nelle abitazioni servite dal teleriscaldamento la caldaia viene sostituita da uno scambiatore di calore, consentendo una diminuzione delle emissioni e un risparmio di combustibile.
è più bassa della media europea ed è in pratica limitata ad alcune regioni del nord. Tuttavia, dopo i costi iniziali per l’installazione e i disagi che in quella fase possono aversi per la quotidianità cittadina, i vantaggi in termini economici e ambientali derivanti da quei sistemi risultano evidenti. Un ulteriore passo, quando si disponga di una rete, sta nel recupero del calore residuo prodotto dalle industrie, come nel progetto avviato a Sesto San Giovanni

TeleriscaldamentoL’esistenza di una rete di teleriscaldamento favorisce la realizzazione di interventi di efficientamento energetico con recupero di calore da impianti industriali, che da soli non sarebbero sufficienti a giustificare la realizzazione di una rete di teleriscaldamento autonoma. In questo senso si sta muovendo in Lombardia A2A, con un progetto finalizzato alla ricerca di nuove fonti di calore da cicli produttivi presenti e disponibili sul territorio, denominato “Calore in rete”. Il primo contributo verrà, a partire da quest’inverno, dal recupero di energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
dai fumi della vetreria Vetrobalsamo di Sesto San Giovanni, che immetterà calore nella rete di teleriscaldamento nella città confinante con Milano, la cui esperienza è stata descritta in un precedente articolo de l’Astrolabio.

In Italia, il teleriscaldamento copre solo il 6% circa della domanda di riscaldamento, mentre il suo potenziale, secondo le stime dell’Airu (Associazione italiana riscaldamento urbano), è di circa il 25%. Nell’Unione europea, il teleriscaldamento copre circa il 10% della domanda totale di calore per riscaldamento ed è diffuso soprattutto nell’Europa settentrionale e centro-orientale, dove raggiunge quote di mercato superiori al 50%.

La caratteristica del teleriscaldamento è che la rete dei tubi di distribuzionedistribuzione
Attività di trasporto (di elettricità o di gas) agli utilizzatori finali attraverso le reti di distribuzione.
trasporta acqua riscaldata con il calore proveniente dalle risorse energeticherisorse energetiche
Stima dei volumi totali di fonti energetiche, sia scoperte che non ancora scoperte. Tale quantità comprende anche le riserve.
presenti sul territorio
: centrali termiche convenzionali di grosse dimensioni, centrali di produzione combinata elettricità- calore, inceneritori di rifiuti, impianti industriali, fonti rinnovabilifonti rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse
come quelle geotermiche o le biomasse.

Teleriscaldamento
Il fattore penalizzante del teleriscaldamento è che richiede un grosso investimento iniziale, che si ammortizza nel lungo periodo. Per gli utenti, il vantaggio è immediato, perché si eliminano i costi di manutenzione della caldaiacaldaia
Dispositivo in cui l'energia chimica posseduta da un combustibile viene trasformata in calore attraverso un processo di combustione. Il calore ottenuto generalmente assolve compiti di riscaldamento oppure viene impiegato per produrre vapore (in questo caso si parla di generatore di vapore).
condominiale o di quella individuale e si paga solo per il calore effettivamente utilizzato
. Per gli amministratori pubblici, il prezzo da pagare sono mesi di lavori sulle strade per la posa dei tubi, con limitazioni al traffico e ai parcheggi, e le pressoché inevitabili manifestazioni di malcontento dei cittadini. Dal punto di vista ambientale, si ha un miglioramento della qualità dell’aria e una minor emissioneemissione
Qualsiasi sostanza solida, liquida o gassosa introdotta nell'atmosfera a seguito di processi naturali o antropogenici, che produce direttamente o indirettamente un impatto sull'ambiente.
di CO2CO2
Gas inodore, incolore e non infiammabile, la cui molecola è formato da un atomo di carbonio legato a due atomi di ossigeno. È uno dei gas più abbondanti nell'atmosfera, fondamentale nei processi vitali delle piante e degli animali (fotosintesi e respirazione).
. Dal punto di vista energetico si ha un uso efficiente dell’energia, dato che, nel processo di produzione termoelettrica convenzionale, oltre la metà dell’energia primariaenergia primaria
Energia riferita direttamente al combustibile impiegato nelle centrali di produzione elettrica. È definita primaria perché deriva direttamente dallae caratteristiche della fonte, così come si trova in natura, senza trasformazioni in nessun'altra forma.
contenuta nei combustibili viene dissipata nell’ambiente, con spreco di risorse economiche e problemi di impatto ambientaleimpatto ambientale
L'insieme degli effetti (diretti e indiretti, nel breve o nel lungo termine, positivi o negativi, ecc..) che l'avvio di una determinata attività ha sull'ambiente naturale circostante.
.

Secondo i dati Airu relativi alla fine del 2012, la distribuzione territoriale degli impianti di teleriscaldamento in Italia, in termini di volumetria allacciata alle reti, risulta concentrata nell’Italia settentrionale e la quasi totalità della volumetria teleriscaldata (circa 281 milioni di m3 , pari al 96% della volumetria totale) è localizzata in quattro regioni, dove la Lombardia risulta avere il maggior volume riscaldato con 120 milioni di metri cubi e il 43% del totale nazionale, seguita dal Piemonte e dall’Emilia Romagna, rispettivamente con 76 e 38 milioni di metri cubi serviti e dal Veneto con 14 milioni di metri cubi e il 5% del totale.

Naviga la Mappa del teleriscaldamento, Legambiente
La Regione con la maggior potenzapotenza
Grandezza data dal rapporto tra il lavoro (sviluppato o assorbito) e il tempo impiegato a compierlo. Indica la rapidità con cui una forza compie lavoro. Nel Sistema Internazionale si misura in watt (W).
installata è la Lombardia, seguita dal Piemonte e dall’Emilia Romagna
. Scendendo a livello locale, il Comune con la maggiore potenza termica installata è Torino con 1.766 MW termici, seguito da Brescia con 733,4 MWt e da Milano con 720,3 MWt. Il 67% della potenza totale utilizzata è rappresentata da impianti di cogenerazionecogenerazione
Processo di produzione congiunta di energia elettrica e calore utile, in cascata, che può essere impiegato per scopi industriali (calore di processo) o per il teleriscaldamento. La cogenerazione comporta un sensibile risparmio di energia primaria rispetto alla produzione separata di elettricità a calore.
alimentati da combustibili fossili, costituiti per la quasi totalità da gas, con 2.120 MWt, mentre la restante quota di potenza è coperta da impianti di cogenerazione che utilizzano fonti rinnovabili (biomassabiomassa
In generale si identifica con biomassa tutto ciò che ha matrice organica ad eccezione delle plastiche e dei materiali fossili. Come indicato nel decreto legislativo del 29 Dicembre 2003 n. 387, per biomassa si intende " la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonchè la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani ". Ciò che accomuna le diverse tipologie di biomassa è la presenza di carbonio che mette a disposizione un elevato potere calorifico eventualmente sfruttabile per fini energetici.
e geotermiageotermia
È una forma di energia termica accumulata nelle profondità terrestri grazie al flusso di calore proveniente dal mantello e dal nucleo del pianeta. Lo sfruttamento dell'energia geotermica avviene soltanto in zone particolari dove questo fenomeno è particolarmente attivo (per esempio in prossimità di vulcani, geyser, soffioni, ecc...). Essa trova impiego sia nella produzione di energia elettrica che nella produzione di calore per usi industriali o civili (geotermia a bassa entalpia).
) e rifiuti solidi urbani per 615 MWt, e da produzione termica semplice da fonti rinnovabili termiche per il 13%. Circa l’1 % della potenza installata appartiene invece alla categoria delle pompe di calore ad alta temperatura, le uniche in grado di produrre energia termicaenergia termica
Calore.
per le reti di teleriscaldamento.

Per quanto riguarda le emissioni di CO2, nel 2012 gli impianti di teleriscaldamento in esercizio in Italia hanno evitato circa 1 ,528 Mt, di cui poco meno del 60% sono attribuibili alla rete di Torino. Il 90% circa delle emissioni evitate (1 ,362 Mt) è conseguito da tre regioni: Piemonte, Lombardia e Trentino.


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