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#14° striscia – la fine del tunnel.

Da Maxdejavu

Che fare due figli a distanza ravvicinata, troppo ravvicinata, portasse dei benefici ma anche una marea di sacrifici, questo per amor del vero, qualcuno ce l’aveva detto.
Due anni.
Due anni e qualche giorno di differenza sono veramente un grosso fardello da gestire.
In primo luogo la Nana, malgrado la sua grande forza di volontà (Papàsino le ha insegnato a piegare le lenzuola) non è ancora autosufficiente, non lo sarebbe nemmeno un bimbo di 5 figurarsi di 2 e mezzo.
Il Nano Puzzolone poi, meno che mai, malgrado la sua grande voglia di diventare grande e forte, nei tempi più celeri possibili al fine di rendere con gli interessi i dispetti che la Nanetta gli fa continuamente. Il Nano che ha un occhio furbetto e un sorrisino beffardo sempre stampato sul volto, abborsa e porta a casa ma sa, in cuor suo, che renderà il tutto con gli interessi.

Mammapappa si devasta come una maestra d’asilo ma in più stira, lava, cucina, va dal veterinario pediatra, va in farmacia, fa la spesa etc etc in un loop demoniaco.
A voglia a dirle con sufficienza “eh! tante donne lo hanno fatto”“eh! anche noi avevamo due o più figli”… tralasciando il fatto che magari avevano 4/5/6 – 10 anni di differenza…. una bella differenza.

“Vedrete, vedrete quando cresceranno” ci dice qualcuno… “Vedrete come saranno felici, avranno amici comuni… condivideranno giochi, passioni, hobbies”

“Quando cresceranno???” Questa è la domanda che sottilmente passa per la testa di Mammapappa… e intanto pensa, per tirarsi su il morale, a quelli che hanno avuto 2 o 3 gemelli… oppure hanno partorito nuovamente ad 1 anno dal figlio precedente.. una magra consolazione…

#14° STRISCIA – LA FINE DEL TUNNEL.



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