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15/06/2015 - In arrivo Air-Gun: trivellerà l'Adriatico

Creato il 15 giugno 2015 da Orizzontenergia

Mare Adriatico condannato a morte con l'Air-Gun

Lo scorso 3 giugno 2015 è stato adottato con prescrizioni, nonostante ipareri negativi di diverse Regioni, il decreto di compatibilità ambientale (Via) per i progetti di prospezione per la ricerca di idrocarburiidrocarburi
Composti chimici formati da carbonio e idrogeno che costituiscono il petrolio e il gas naturale. Esistono diverse classificazioni degli idrocarburi a seconda dei legami chimici presenti nelle molecole.
«d 1 B.P-.SP» e «d 1 F.P-.SP» presentati dalla società Spectrum Geo. Le aree interessate sono immense, collocate nel Mare Adriatico centrale e Meridionale (Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia) ed hanno un’estensione di 14.128 chilometri quadrati e 16.169 chilometri quadrati, pari a tre volte l’Abruzzo.

In arrivo Air-Gun: trivellerà l'Adriatico
Le attività di prospezione saranno effettuate con la tecnica dell’air-gun, una tecnica di ispezione dei fondali marini, per capire cosa contiene il sottosuolo. Si tratta di una tecnica molto diffusa tra chi cerca il petroliopetrolio
Combustibile di colore da bruno chiaro a nero, costituito essenzialmente da una miscela di idrocarburi. Si è formato per azioni chimiche, fisiche e microbiologiche da resti di microorganismi (alghe, plancton, batteri) che vivevano in ambiente marino addirittura prima della comparsa dei dinosauri sulla terra. I principali composti costituenti del petrolio appartengono alle classi delle paraffine, dei nafteni e degli aromatici, che sono composti organici formati da carbonio e idrogeno e le cui molecole sono disposte secondo legami di varia natura.
nei fondali marini
, una tecnica di ispezione dove si procede emettendo spari fortissimi e continui di aria compressa che mandano onde riflesse da cui estrarre dati sulla composizione del sottosuolo. La tecnica è una delle più contestate dagli ambientalisti di tutto il mondo che sostengono che questi spari sarebbero dannosi al pescato, perché possono causare lesioni ai pesci, e soprattutto la perdita dell’udito.

Nei mesi scorsi sembrava che il governo Renzi volesse bandire questa tecnica tanto da inserire il divieto nel decreto sugli eco reati. Poi una improvvisa sterzata e lo stop è stato annullato.

Adesso il Coordinamento nazionale No triv e il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua esprimono la loro indignazione per l’approvazione da parte del Ministero dell’Ambiente di questo progetto nell’Adriatico e chiedono alle Regioni, alcune delle quali avevano espresso parere negativo (Marche, Abruzzo e Puglia), di impugnare il provvedimento.

«Ricordiamo che questo intervento di prospezione per la ricerca di idrocarburi prevede l’uso intensivo su larga scala dell’air-gun», contestano i comitati, «la tecnica che ha un impatto sui cetacei e sui pesci, come acclarato da ricerche scientifiche di livello internazionale. Guarda caso l’approvazione del Decreto avviene ad un mese dal diktat di Renzi che ha preteso l’esclusione dell’air-gun dal disegno di legge “ecoreati” dopo le pressioni di Confindustria; un vero regalo per i petrolieri i cui effetti si vedono oggi».

Secondo No Triv e Forum questa sarebbe l’ennesima conferma della volontà del Governo di avviare verso la deriva petrolifera l’intero Adriatico che è uno tra i mari più fragili e vulnerabili dal punto di vista ambientale. «Riteniamo che sia indispensabile», sostengono i portavoce delle associazioni, «un’azione comune tra tutte le comunità della fascia Adriatica per scongiurare tutto ciò e costringere il Governo a cambiare strada e abbandonare la corsa agli idrocarburi anche in considerazione del drammatico cambiamento climatico in atto».

Fonte: Bioregionalismo Treia

 

Fonte: ENEA 


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