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18/03/2015 - GSE: Rinnovabili, pubblicato il rapporto statistico 2013

Creato il 18 marzo 2015 da Orizzontenergia

Il 16,7% di energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
consumata in Italia è prodotta da fonti rinnovabilifonti rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse

Lo studio completo consultabile sul sito www.gse.it

Su 124 Mtep di energia consumata in Italia nel 2013, ben 20,7 sono derivatiderivati
Prodotti finanziari il cui valore deriva dall'andamento del valore di una determinata attività (definita "sottostante del prodotto derivato"). I derivati vengono utilizzati principalmente con finalità di copertura dal rischio oppure con finalità di speculazione (intesa nel senso di esposizione ad un rischio per ricavare profitto).
da fonti rinnovabili, ovvero il 16,7% del totale. Di questi, il 51% sono stati utilizzati nel settore termico, il 43% in quello elettrico e il 6% come biocarburanti nel settore trasporti. Sono alcuni dei dati contenuti nelle 170 pagine del rapporto statistico “Energia da fonti rinnovabili in Italia - 2013”, redatto dal Gestore dei Servizi Energetici e pubblicato sul sito http://www.gse.it/Statistiche.

Per quanto riguarda il settore termico – per la prima volta rilevato in modo così approfondito in Italia – nel 2013 sono stati consumati 10,6 Mtep di energia da fonti rinnovabili (18% dei consumi complessivi di energia termicaenergia termica
Calore.
), di cui 9,8 Mtep in modo diretto (stufe, camini, pannelli solaripannelli solari
Pannelli in grado di assorbire calore dal sole per riscaldare un fluido. Essi sono costituiti da un insieme di tubi affiancati (fasci tubieri) all'interno dei quali altri tubi (assorbitori) trasferiscono il calore assorbito ad un fluido termovettore (per esempio acqua nel caso di riscaldamento di acqua sanitaria). Esternamente il pannello è costituito da un telaio che sorregge dei vetri che hanno sia il compito di proteggere il fascio tubiero da sporcamento e da eventi meteorologici, sia il compito di far passare le radiazioni del sole facendo però in modo che esse, una volta assorbite e rimesse dai tubi, restino comunque all'interno del pannello (è come se il calore venisse intrappolato all'interno del pannello).
, pompe di calore, impianti di sfruttamento del calore geotermico) e 0,8 Mtep come consumi di calore derivato. Le bioenergie hanno fornito il contributo più rilevante (7,8 Mtep) grazie soprattutto al notevole consumo di biomassabiomassa
In generale si identifica con biomassa tutto ciò che ha matrice organica ad eccezione delle plastiche e dei materiali fossili. Come indicato nel decreto legislativo del 29 Dicembre 2003 n. 387, per biomassa si intende " la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonchè la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani ". Ciò che accomuna le diverse tipologie di biomassa è la presenza di carbonio che mette a disposizione un elevato potere calorifico eventualmente sfruttabile per fini energetici.
solida nel settore domestico. Molto significativo è anche il contributo delle pompe di calore (2,5 Mtep), mentre è ancora limitato il contributo della risorsa geotermica e di quella solare.

Nel settore elettrico, grazie ai quasi 600.000 impianti per circa 50.000 MW di potenzapotenza
Grandezza data dal rapporto tra il lavoro (sviluppato o assorbito) e il tempo impiegato a compierlo. Indica la rapidità con cui una forza compie lavoro. Nel Sistema Internazionale si misura in watt (W).
installata, sono stati prodotti nel 2013 112 TWh da fonti rinnovabili (il calcolo “normalizzato” è di 103 TWh, equivalenti al 31% dei consumi complessivi di energia elettricaenergia elettrica
Forma di energia ottenibile dalla trasformazione di altre forme di energia primaria (combustibili fossili o rinnovabili) attraverso tecnologie e processi di carattere termodinamico (ovvero che coinvolgono scambi di calore) che avvengono nelle centrali elettriche. La sua qualità principale sta nel fatto che è facilmente trasportabile e direttamente utilizzabile dai consumatori finali. Si misura in Wh (wattora), e corrisponde all'energia prodotta in 1 ora da una macchina che ha una potenza di 1 W.
). La fonte idraulica è quella che ha contribuito maggiormente (47%), seguita da quella solare (19%), dalle bioenergie (15%) e dalla fonte eolica (13%).

Nel settore trasporti, infine, sono stati immessi in consumo 1,25 Mtep di biocarburanti sostenibili (oltre 1,4 milioni di tonnellate), in gran parte costituiti da biodieselbiodiesel
Biocombustibile derivato da un processo chimico applicato agli oli vegetali (colza, girasole, palma, noce di cocco, soia, ...) ma anche ai grassi animali provenienti dall'industria della carne. Esso può essere utilizzato, puro o in miscela (5-20%), come sostituto del gasolio nel settore dei trasporti e del riscaldamento senza modificare motori e caldaie, consentendo una riduzione significativa di emissioni rispetto al gasolio minerale.
(94%). Rispetto all’obiettivo settoriale fissato dalla UE per il 2020 (10%), l’Italia si attesta poco al di sotto del 5%.

Con il 16,7% di consumi finali di energia coperti da rinnovabili, l’Italia nel 2013 ha quasi raggiunto l’obiettivo europeo del 17% al 2020, avvicinandosi a quello prefigurato dalla Strategia Energetica Nazionale del 19-20% sempre al 2020.

 “Energia da fonti rinnovabili in Italia - 2013” è la prima pubblicazione statistica, nel nostro Paese, dedicata al complesso degli usi energetici delle FER. Il documento, infatti, integra e sostituisce il  tradizionale Rapporto statistico GSE “Impianti a fonti rinnovabili”, relativo al solo settore Elettrico, fornendo per la prima volta dati completi e aggiornati, sino a oggi inediti, anche sugli impieghi di FER nel settore Termico (riscaldamento) e nel settore Trasporti (autotrazione).

Fonte: GSE


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