Magazine Maternità

20 giugno 2009

Da Mikiparis

Le donne che hanno avuto la fortuna di diventare mamme raccontano che, una volta che un figlio entra nella tua vita, tutto cambia cosi' profondamente che non riesci nemmeno più a ricordarti come hai fatto prima a vivere senza.

Io questa esperienza, come sapete fin troppo bene, non l'ho ancora potuta fare, ma la sensazione di uno stravolgimento totale della vita l'ho provata sei anni fa esatti, quando ho incontrato MA. Da quel momento in poi è cambiato tutto e mi sono chiesta come ho fatto a stare senza di lui per i 28 anni precedenti!

Ero arrivata a Parigi da 11 giorni esatti, ero ancora spaesata tra il nuovo lavoro, il riprendere in mano il francese (che nonostante 4 mesi di Erasmus qui nel 2004, si era molto arrugginito), il cercare di creare una nuova quotidianità e una nuova cerchia di amici.

I primi tempi in un Paese straniero sono difficili soprattutto dal punto di vista sociale: hai lasciato la tua famiglia e i tuoi amici e devi ricominciare da zero, sei bisognoso di contatti, di relazioni che ti aiutino ad ambientarti e a sentire meno il distacco.

Per risolvere il problema mi ero subito attivata, iscrivendomi al gruppo ItaliansOnLine, che permette ai vari italiani sparsi per il mondo di incontrarsi e conoscersi nelle principali città straniere come Parigi, Londra, New York ecc ecc. Grazie a questo sito, veramente molto utile, avevo preso contatto con DE, una ragazza italiana di un paio d'anni più giovane, a Parigi da un anno e che lavorava come ragazza alla pari. Lei mi aveva proposto di uscire a bere qualcosa insieme ad altri suoi amici italiani. E cosi' ci siamo date appuntamento per sabato 20 giugno, del lontano 2009, in un locale in centro (anche se dire centro a Parigi non vuol dire nulla, lo ammetto).

Quando quella sera di giugno ho preso il metro' nella stazione vicina a casa, ho notato dietro di me due ragazze ed un ragazzo che ridevano ed "allungando le orecchie" ho sentito che erano italiani. "Incredibile, ci sono italiani ovunque" ho pensato. Arrivata alla stazione in cui dovevo scendere, mi sono accorta che scendevano anche questi tre! Mi sono incamminata alla ricerca del bar dove avevo appuntamento, ho fatto un po' di giri prima di trovarlo e quando ci sono arrivata davanti mi sono ritrovata di fronte i tre del metro'! Le coincidenze della vita: ed è cosi' che ho conosciuto DE, il suo ragazzo C. ed una loro amica! C. abitava vicino a casa mia ed è per quel motivo che ci siamo ritrovati sullo stesso metro'.

All'appuntamento c'erano poi un altro ragazzo italiano, che avevo invitato io, ed una ragazza francese amica di questo ragazzo, che si era rivelata essere una grande amante dell'Italia e aveva imparato la nostra lingua con un accento romagnolo incredibile, visto che i suoi amici italiani erano di Bologna!

Mancava solo una persona, un amico di C. che lavorava con lui. Che scocciatura, io ho sempre odiato i ritardatari! L'avrete capito già, il ritardatario era MA (e devo spezzare una lancia in suo favore dicendo che è stata una delle pochissime volte che è arrivato fuori orario e per colpa di ritardi sulla linea di trasporto!).

Abbiamo passato una serata veramente piacevole, parlando ad alta voce in un piccolo locale dove tutti ci guardavano, perchè si sa che gli italiani sono sempre quelli che fanno più cagnara degli altri, che gesticolano, che invece di parlare urlano quasi. Tutti i ragazzi attorno alla mia tavola erano molto simpatici, mi sono sentita subito a mio agio. In tutto cio' devo ammettere che non ero stata particolarmente colpita da MA, non ho mai parlato direttamente solo con lui. Lui, invece, mi ha confidato anni dopo, mi aveva subito notata quando era arrivato e si era chiesto insospettito se l'altro ragazzo italiano che avevo portato con me fosse il mio compagno.

La serata era stata cosi' piacevole che ci siamo dati tutti di nuovo appuntamento per la sera successiva, per mangiare una pizza e vedere una partita Italia-Brasile. Quel 21 giugno 2009 è stato veramente il primo giorno in cui tutto è iniziato!

MA, ho scoperto dopo, si era fatto già un piano nella sua testa e quando è arrivato in pizzeria si è piazzato proprio di fronte a me e non mi ha lasciato in pace tutta la sera, chiaccherando a rotta di collo. Non ho nessun altro ricordo di quella sera a parte il tempo passato a parlare con lui, non so bene nemmeno di cosa, avevamo fatto talmente tanti discorsi che mi ricordo solo che mi ha raccontato che suonava la chitarra, "o meglio torturo la chitarra" come ha ammesso in tutta sincerità, il che è andato tutto a suo favore perchè io ho sempre avuto un debole per chi suona la chitarra! Lui si ricorda invece che io ho affermato di non volere figli perchè dopo tanti anni di baby-sitter ero allergica ai mocciosi e questa cosa lo aveva lasciato interdetto. No comment sulla mia frase please...

Il piano di MA ha funzionato alla grande e prima di tornare a casa ci siamo dati appuntamento per il venerdi successivo per l'aperitivo degli italiani organizzato da ItaliansOnLine. Ci siamo scambiati i numeri di telefono, al momento di segnarmi il suo mi sono resa conto che non mi ricordavo il suo nome, me lo aveva detto la sera prima facendo il giro dei nomi di tutti i presenti e io, come mi succede di solito in quei momenti, non riesco mai a imparare a memoria i nomi di chi mi circonda su due piedi... e naturalmente non avevo il coraggio di chiederglielo, cosi' l'ho segnato con il nome di "Riccardo" sul cellulare, non so perchè, mi sapeva da Riccardo!

Il giorno successivo ho abilmente chiesto alla mia nuova amica DE come si chiamava veramente quel ragazzo, l'ho rintracciato sul Facebook e abbiamo cominciato a scriverci. Questa volta ho fatto io il primo passo. MA ha colto la palla al balzo e mi ha proposto di vederci anche mercoledi sera, visto che venerdi' era lontano. Ed ecco fissato il nostro primo appuntamento, mercoledi 24 giugno 2009.

Mi rendo conto che questo post sta diventando troppo lungo, per cui credo che rimandero' il resto del racconto a uno dei prossimi giorni... se insistete e vi dimostrate interessati anche a domani!

Stay tuned quindi!


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