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21 giorni dopo. Virus Ebola e la quarantena in Sierra Leone

Creato il 28 settembre 2014 da Gianluca Pocceschi @geopolitiqui

28 giorni dopo, il film diretto da  Danny Boyle è probabilmente la pellicola horror che si avvicina di più al germe dell’apocalisse: un virus trasmesso dal mondo animale capace di estinguere la razza umana (anche se sotto forma di zombi). L’ Ebola è la sua trasposizione nella realtà, anche se l’umano colpito, nel 68% dei casi, 21 giorni dopo decede piuttosto che trasformarsi in un non morto.

Il virus “corrode” le proprie vittime in pochi giorni causando febbre alta, dolori muscolari persistenti e forti, vomito, diarrea e in molti casi, emorragie interne. Il paziente Zero, di quest’ultima epidemia, è un bambino di due anni di Guèckèdou, città della Guinea al confine con la Sierra Leone, deceduto il 6 dicembre scorso.

Secondo l’ Organizzazione mondiale della sanità (OMS), il numero, “enormemente sottostimato”, è di 3.000 vittime  e di 6.000 contagiati nell’ Africa occidentale. In Guinea, dove il primo caso di quest’ultima epidemia è stato riscontrato, la situazione è grave, ma stabile.

Il virus marcia a ritmi serrati in Sierra Leone e Liberia sempre secondo la OMS. Più di un terzo della popolazione dell’Africa dell’Ovest è impossibilitato a muoversi liberamente.

In Sierra Leone il virus Ebola ha infettato 1.813 persone, uccidendole 533. Il presidente Koroma ha decretato la quarantena in 12 dei 149 distretti che compongono l’ordinamento amministrativo del paese africano.

Più di un milione di persone sono coinvolte e i “corridoi” per spostarsi sono aperti dalle 9.00 alle 17.00. Dopo quell’ora, parte della Sierra Leone cade nell’oblio.

L’epidemia, nella capitale della tolleranza religiosa ha provocato un penoso martirio in una zona, mai toccata da questa micidiale piaga (vedere tabella).

Il virus Ebola trasmesso presumibilmente dalle volpi volanti agli scimpanzé e da loro alla razza umana, ricorda la debolezza dell’animale pensante di fronte all’incontrollato “furiosissimo sdegno” (per citare il memorabile versetto 25 – 17 di Ezechiele) della natura.

21 giorni dopo potrebbe essere il macabro titolo di un film tratto da una storia vera. La storia della probabile estinzione dell’umanità attraverso penurie, sofferenze e psicosi generale, vista dagli occhi degli abitanti di uno sperduto paese africano ricco di diamanti.

Sierra Leone in a day…

Virus-Ebola

 

Foto credit by www.aljazeera.com


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