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25 aprile, giuste e corrette proteste contro Perri e Salini, inutilmente assente e “indisposto”. Assurda solidarietà di Piloni e Bordo ai contestati

Creato il 25 aprile 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Le manifestazioni di protesta in Italia non sono vietate. Si può ancora protestare contro autorità elettive (sindaco e presidente di Provincia) e i centri sociali Kavarna e Dordoni lo hanno fatto correttamente, contestando i politici, non l’Anpi. Era presente con alcuni esponenti anche il comitato acqua pubblica del cremonese.

E’ una forma di maturazione nella protesta che, parlando a titolo personale, Giacomo Bazzani apprezza: “Non c’è stata alcuna violenza. I centri sociali ci hanno sorpresi e hanno protestato contro problemi reali. Sfratti, tasse, distacchi di utenze esistono, non sono invenzioni. Il problema è che l’antifascismo militante oggi è solo dei centri sociali: dovremo pensarci è una questione di prospettiva”.

L’antifascismo non è più un tratto distintivo della “democrazia” italiana. Non ci sono partiti attivamente antifascisti a cremona, ma non solo da noi. I governi evolvono verso forme autoritarie, addirittura nessuno capisce più perché esiste il bicameralismo.

Nessuna violenza in piazza del comune, proteste rumorose, che non hanno lasciato sentire i discorsi di Oreste Perri, che ha addirittura commemorato Kiro Fogliazza (!!!!!!!), ma libere espressioni. In piazza del comune anche un gruppo di esponenti del comitato acqua pubblica del cremonese, con le bandiere “Il mio voto va rispettato”. E’ incivile anche questo?

colpisce la solidarietà di Matteo Piloni, dipendente del Pd e presidente del consiglio comunale di crema, al sindaco di cremona, stupisce la solidarietà di Franco Bordo, deputato di Sel, a Perri e Agazzi sostituto di Salini, tramite post pubblicati su Facebook.

Evidentemente è solidarietà pelosa: condivido il commento di Giacomo Bazzani. E’ chiaro che il centrosinistra vuole darsi da solo una strana patente di fedeltà alle istituzioni. Ma queste istituzioni (comune di cremona e Provincia) non sono state amiche dei cittadini, per nulla.

Lo stesso Pd ha notato il raddoppio delle tasse (e l’aumento c’è stato e ben chiaro, in qualunque modo lo si voglia interpretare o giustificare); oltre agli sfratti e ai distacchi di acqua luce e gas persino i commercianti hanno varie ragioni di lamentarsi. Il comune, tramite l’assessore De Bona, sostiene che le competenze il comune non le ha più e che le associazioni di commercianti sono divise. Il fatto è che il centro storico non è mai stato conciato così male e che i soldi si spendono per eventi-spot che non lasciano traccia.

L’economia è cambiata ma il comune ragiona ancora come negli anni Novanta. L’Italia stessa, purtroppo, è rimasta molto indietro. Oggi il presidente francese François Hollande inizia a tessere rapporti con la cina. Noi dobbiamo ancora capire chi siamo, per colpa di partiti che fanno campagne elettorali alternative fra loro e poi governano insieme, se il tentativo di Letta andrà a segno.

Ho pubblicato l’intervento di Antonio Agazzi e se il comune diffonderà il discorso del sindaco Oreste Perri lo pubblicherò. Per quanto posso non censuro. Ma le forze dell’ordine non hanno fermato le proteste perché evidentemente non ce n’era motivo. Non c’era violenza, era solo una manifestazione. Massimiliano Salini si è dato indisposto, ha marcato visita, spaventato dalle contestazioni, per far ricadere i fischi su Antonio Agazzi, il quale tiene la posizione del Pdl e non si defila. Ricordo però che in consiglio provinciale Antonio Agazzi una volta si è smarcato da Salini: non era un caso da poco.


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