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5 regole gastronomiche per affrontare la sindrome da rientro dalle vacanze

Da Lollychant @rossellaneri
keep off

5 regole gastronomiche per affrontare la sindrome da rientro dalle vacanze

set 2 • Ingredienti, Quel sentore di pipì • 16 Views • Nessun commento

Io, alla sindrome da rientro, non ci credevo proprio. Settembre tutto sommato è un mese di buoni propositi e tornare dalle ferie aveva un sapore dolce-amaro. Magari l’età mi ha rammollito, e mi sono imborghesita concedendomi vacanze troppo lunghe… fatto sta che quest’anno quando suddetta sindrome mi è arrivata tra capo e collo l’ho sentita pure sussurrarmi un bel: “Tiè!” Cosa aggrava la sindrome da rientro più di ogni altra cosa? Ovviamente gli articoli su come evitarla, o, peggio, affrontarla, sdrammatizzarla ecc ecc… così, ne ho scritto uno anche io, ad aggravare (spero non troppo) le pene di quei 25 lettori che mi terranno compagnia.
  1. Farsi invitare a cena dai parenti che non sono stati in vacanza. Indispensabile tanto quanto il punto numero 2, ma più economico.
  2. Andare a mangiare fuori (se il portafogli è scarico optare per il kebab, ma che sia “gastrochic“). Attenzione alla pizza: l’ultima volta che ne ho mangiata una mi pareva una cena economica, poi ho scoperto che mi avevano messo in conto una coca media a 7 euro.
  3. Riprendere a cucinare con moderazione. Evitare del tutto articoli come “il pane con la pasta madre in 5 minuti”: sono fuorvianti, probabilmente non avete ancora raggiunto quel livello di stress che vi permette di montare la maionese con l’alluce del piede sinistro mentre vi reggete sul destro per impastare il pane parlando al telefono con il capo.
  4. Evitare di dire a tutti gli amici appena ritrovati (io in questo ho fallito miseramente): “Ti aspetto da me per una cena (+ l’aggettivo della nazione in cui si è stati in vacanza: americana, francese, greca, spagnola…): una frase così vi mette in serio pericolo.
  5. Quando il panico da “oddio cosa cucino” vi ha preso completamente cucinate solo frittate: nessuno può accusarvi di non aver nemmeno acceso il fornello e in 5 minuti la cena è servita.

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