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50. Ispirazione

Creato il 04 novembre 2010 da Fabry2010

50. Ispirazione

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Leopoldo deve decidersi: Maria è sparita e non ha idea di come rintracciarla; la ricerca sul romanzo possibile si sta frastagliando in diramazioni che rischiano di perdersi di vista l’una con l’altra, nonostante le critiche ecclesiastiche di Ruperto il Pievano, che sul Giornale di Vicenza ha parlato di atmosfere facili da Baci perugina. Non resta che una soluzione radicale: rivolgersi a Faber, padre spirituale di Maria, l’unico che può consentirgli di venire fuori da ginepraio sempre più intricato. Consulta la guida delle parrocchie diocesane e trova l’indirizzo della periferia sperduta in cui il prete è parroco da qualche anno. Gli è stato riferito che può trovarlo tutti i pomeriggi: riceve la gente in chiesa, con una valigia carica di libri e il Santissimo esposto. Giunto sul luogo, Leopoldo socchiude la porta di legno e vetro che divide il silenzio dello spazio sacro dalla strada piena di rumori e movimenti; la prima cosa che scorge, sulla destra, accanto a una sedia e a un inginocchiatoio da confessione, è una borsa da viaggio bianca e blu, da cui si affaccia una copertina beige con un titolo massiccio di colore bianco: Commentario teologico al Nuovo Testamento. Più in basso, in carattere minore: Il vangelo di Matteo.
- Buongiorno!
- Ha un sussulto che non riesce a contenere:
- Che spavento!
- Non si preoccupi, questa è la casa del Signore.
Ora deve presentarsi: che dirà? Che è un personaggio letterario della sua figlia spirituale prediletta?
- Mi chiamo Leopoldo: sono qui per chiederle un consiglio.
- Prego, si accomodi.
- Non so da dove cominciare: la mia vita è un romanzo senza autore.
- Crede in Dio?
- Sì, ma l’autore che cerco è, diciamo, una figura minore, un dipendente.
- Basta che sia ispirato.
- Sicuramente è in cerca dell’ispirazione: secondo lei esiste ancora qualcosa che corrisponde a questo nome?
- Viviamo nell’era del marketing: i libri sono, per la maggior parte, prodotti commerciali.
- Come si fa a distinguere un libro autentico da una merce da autogrill?
- Non sparerei sugli autogrill: vi si bevono degli ottimi caffè. Comunque la differenza è chiara: nel libro ispirato l’autore si lascia andare perché ha scoperto una fonte all’interno di se stesso.
- Se l’autore si lascia andare, ritrova il personaggio e viceversa?
- Esatto.
Leopoldo prende la mano di don Faber e gliela bacia. Lui rimane a bocca aperta; prova a fare una domanda, ma l’altro è già sparito.



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