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A Golden Wake – Hands-on

Da Videogiochi @ZGiochi
Anteprima del 25/07/2014

Cover A Golden Wake

PC Livello di Attesa
8.5

A Golden Wake – Hands-on
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Genere:

Sviluppatore:

Produttore: Wadjet Eye Games

Distributore: Digitale

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 2014

VISITA LA SCHEDA DI A Golden Wake

Con un lungo periodo di collaborazioni e piccole produzioni portate a termine, Grundislav Games ha recentemente annunciato l’arrivo di A Golden Wake, avventura punta e clicca attesa entro la fine del 2014 esclusivamente su PC. Un titolo su cui gli sviluppatori puntano molto, trattandosi del loro primo titolo commerciale, segno che i tanti rilasci gratuiti effettuati negli anni li hanno portati ad ampliare conoscenze e vedute, e che sfrutta peculiarità tipiche delle produzioni di questo developer, come ad esempio una veste grafica realizzata interamente in pixel art, quindi una risoluzione ridotta in finestra, come le avventure in stile retrò che sono emerse negli ultimi anni, ma ad allettare il giocatore è il background, i luoghi, i fatti e i personaggi di cui si compone quest’opera, che a quanto pare è in fase di sviluppo dal lontano 2010.

Grazie alla prova di una versione beta, con le ovvie limitazioni del caso come la mancanza di qualche parte doppiata, o di alcune animazioni e brani sonori, siamo riusciti a farci un’idea sul titolo; impressioni di cui verrete a conoscenza continuando nella lettura.

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È TEMPO DI COGLIERE AL VOLO LE GRANDI OPPORTUNITÀ

A cavallo tra gli anni ’20 e ’30 negli Stati Uniti si viveva un periodo piuttosto particolare. Il proibizionismo, ossia il bando sulla fabbricazione, la vendita, l’importazione e il trasporto dell’alcool, andava a braccetto col fenomeno conosciuto come gangsterismo, in cui figure criminali di spicco come Al Capone facevano fortune grazie al XVIII emendamento e al Volstead Act. Questi anni vennero definiti anche come i “ruggenti anni venti” e influenzarono tutta la comunità americana, da New York a Detroit, arrivando in quel di Chicago e in Florida, mentre una sanguinosa e cruenta concorrenza tra bande criminali si scatenava tra le strade delle città, proprio come oggi accade – in determinati territori – per il controllo del traffico di stupefacenti. Quest’epoca è però ricordata anche per l’enorme espansione industriale, come un periodo pregno di idee ed invenzioni, di mode e nuove tendenze, così come di arte letteraria e cinematografica, non ultima musicale. Esplodeva il jazz in America, mentre in Europa erano l’arte e la letteratura a ritrovare nuova forza, e con esso il desiderio di pretendere di più dalla propria vita. Alcune delle personalità più sfaccettate e imprevedibili arrivano al successo proprio in questi anni, perseguendo senza compromessi lo scopo di tirar su quanti più denari possibili, affidandosi all’eleganza che un buon abito può regalare e ad una parlantina sciolta, a dialoghi e modi di fare tanto gentili quanto raffinati, per attirare nella propria “rete” un buon numero di clienti. A Golden Wake è un omaggio a quei tempi, a quei personaggi e a quei fatti che, in maniera positiva o negativa, hanno cambiato il corso degli eventi negli Stati Uniti; se ne riprendono spunti in termini storici, con fatti e personaggi realmente esistiti, e in termini di location, per ottenere un risultato quanto più vicino a quei ruggenti anni ’20.

A Golden Wake oltre alle citazioni e ai fatti di quel tempo narra anche la storia di Alfred Banks, Alfie per gli amici, figlio di uno dei più grandi venditori di terreni dell’epoca, immischiato in situazioni sempre più complicate a causa della “nuova vita” che insegue dopo aver raccolto briciole e poca gratitudine negli anni precedenti. Impiegato in una banca di New York assieme ad altri due dipendenti, Murphy e Suggs, nell’inverno del 1921, mentre il tempo poco clemente imbianca le strade e i marciapiedi della città, una incomprensione – o meglio, un tranello dei due dipendenti meno produttivi – provocano il licenziamento di Alfred, che si troverà costretto nell’andare alla ricerca di un nuovo impiego. Il quotidiano del giorno gli indica la strada: si va in Florida, a Miami, è qui che ha inizio il nuovo percorso di vita del giovane ragazzo, mentre tenta di farsi strada, e un nome, tra le personalità di spicco del posto: politici corrotti, spesso con più d’un brutto vizio, fermamente convinti del proibizionismo per poi ricorrere a fiumi di alcool in club esclusivi, o imprenditori disposti a tutto pur di ottenere grossi guadagni. La strada per raggiungere il successo è lunga, tanto che nel titolo di Grundislav Games si è optato per una suddivisione in capitoli per raccontare e proporre al videogiocatore più fasce temporali, in modo tale che gli sforzi fatti, i guadagni ottenuti e l’incremento di rispetto emergano in maniera più chiara e cristallina nel corso dell’avventura. Inoltre, ogni angolo di ambientazione, ogni brano sonoro o evento di gioco ricorda quella particolare epoca, aiutando non poco nell’immersione che arriva anche grazie a dialoghi leggeri e di frequente spassosi, a compiti sempre chiari e caratterizzati da un’ottima varietà: convincere acquirenti ad acquistare proprietà, infiltrarsi in un club esclusivo, ottenere il favore della stampa del posto o indagare sulla costruzione di un edificio è quello a cui saremo chiamati nella prima ora di gioco, che scorre via liscia e senza intoppi, delineando quello che sarà il futuro di Alfie, chiamato a risolvere questioni sempre più spinose, spesso e volentieri sporcandosi le mani. Si diventa partecipi di un sistema complesso e variegato, si è dentro un business dove non sono concessi errori e grazie al quale, dimostrando la propria professionalità e dedizione in ogni incarico, si arriva molto velocemente al successo, inteso come fama, soldi, belle donne. Lungi dal poter esprimere un parere conclusivo, A Golden Wake ha le carte in regola per affiancarsi alle tante altre produzioni indipendenti leggere e accattivanti, grazie ad una formula di gioco che strizza l’occhio ai titoli di un tempo e potrebbe far scalpore prevalentemente tra i giocatori con qualche anno in più sulle spalle, ma il connubio tra retro e casual, gli spunti narrativi e i riferimenti storici, lo rendono ben più d’un titolo consigliabile esclusivamente agli appassionati dei punta-e-clicca di qualche decina d’anni fa.

Qualche accenno ai comparti tecnici, come detto in apertura ancora in fase di ottimizzazione e ultimazione: la veste grafica realizzata interamente in pixel art è buona per colori e dettagli, eccezion fatta per la mappa di gioco apparsa un po’ troppo spartana, e fanno una buona figura anche le animazioni presenti, così come la caratterizzazione di molti dei personaggi di gioco introdotti nella versione beta provata. Qualità che si espande anche al comparto audio, con un ottimo doppiaggio in inglese e dei brani audio in tema con gli anni ’20; a tal proposito, la scarsa conoscenza della lingua potrebbe pregiudicare in parte l’esperienza di qualcuno, ma questo è un difetto a cui difficilmente si può rimediare quando si parla di indie dal basso budget di sviluppo.

A Golden Wake – Hands-on
IN CONCLUSIONE
Gli anni '20, tra proibizionismo e jazz, danno al titolo di Grundislav Games un background decisamente interessante, anche grazie ad un personaggio principale che ha fame, letteralmente, e vuole sfruttare la prima grande opportunità concessagli in quel di Miami. Un'epoca storica che ha tanto da dire e che si presta molto bene nel genere, anche grazie ai riferimenti storici e ai fatti reali che gli sviluppatori hanno inserito, in modo tale da creare una struttura di gioco retrò per alcuni aspetti e casual per altri, accompagnata da figure e personaggi storici, all'interno di una ricostruzione piuttosto fedele dei luoghi in cui determinati eventi si sono verificati. Politici corrotti fino al midollo e venditori molto furbi sono soltanto alcune delle figure che entrano in gioco nella storia di Alfred Banks, che dedicherà anima e corpo alla scalata verso il successo. Ci riuscirà? Lo scopriremo con la release finale, attesa entro il terzo quadrimestre di quest'anno, soltanto su personal computer.

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