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A noi ragazzi funzionò ( del 10 ottobre del 2009 )

Creato il 25 agosto 2011 da Artigianauta
Un po’ di anni fa, più o meno nel 1979/80 con alcuni amici del Kibbutz Pub,(con due b) organizzammo uno straordinario bluff in un piccolo paese della provincia palermitana. Un set cinematografico completamente fasullo fu montato nella piazza principale. Tutto era finto, dal regista, dalle macchine da presa agli attori, soltanto le comparse erano vere, o così credevano, coloro che, scelti tra i soggetti fisiognomicamente più efficaci, già dal primo mattino, si accalcavano nell’ attesa dell’evento straordinario.  Alcuni dei finti attori, insieme al presunto produttore e al regista erano andati, infatti, nei giorni precedenti negli uffici del Comune per  far chiudere la piazza al traffico e  ricevere supporto logistico dei Vigili Urbani così da girare le diverse scene del film, senza automobili o altri inconvenienti. Tutti i maschi del paese si erano recati in piazza già di mattina presto, per ammirare la protagonista, tra le nostre amiche, la più bella e giovane bionda, che con aria di chi ha preso l’oscar all'ultimo Festival di Venezia, ancheggiava voluttuosa dentro una vera e morbida pelliccia.
 Tutti i negozi delle zona  non avevano alzato saracinesca e oggi a distanza di anni, penso che  avessero scoperto la falsa messa in scena, ci avrebbero fatto  passare un brutto quarto d’ora. Fortunatamente andò tutto liscio, girammo per finta la scena del bacio appassionato tra i due protagonisti, il classico scippo della borsa con la vespa 50 e relativa caduta della scippata. Fu una mattinata memorabile si divertirono soprattutto gli abitanti del paese, gratificati per avere assistito alla recitazione convinta e appassionata anche di alcuni dei loro concittadini.
E'  un' episodio della mia giovinezza,  che fa capire quanto può sembrare  vero o autentico, ciò che non lo è, ma quella volta fu soltanto una ragazzata ingenua,dove si divertirono tutti e soprattutto senza conseguenze.
Oggi queste messe in scena accadono quotidianamente in economia e   in politica con la complicità, forse non sempre voluta, dei mass media e di una sorta di potere occulto che indica dove rivolgere lo sguardo.  Si sente dire, ad esempio che la ripresa è alle porte, anzi che l’Italia è in testa per l’aumento della produzione nell’ultimo trimestre, con ben il 7% in più. Anche negli altri paesi europei si registra lo stesso andamento e spero  sia veramente così. Una cosa  non mi torna, come altre volte,  la disoccupazione aumenta e la soglia della povertà cresce e investe oggi in Italia tre milioni di persone. 
Alcuni imprenditori, proprio ieri hanno iniziato lo sciopero della fame a Piobesi Torinese,  mi ritrovo intorno artigiani e commercianti in forte sofferenza, o che hanno già chiuso bottega, senza andare tra i precari della scuola, i senza lavoro dei “tempi andati” che non contano nulla, i giovani in cerca di prima occupazione, l’ascensore sociale in discesa da anni, il territorio devastato che frana sulle case e sulla gente ecc.ecc. 
Per evitare che si possa pensare a suggestione collettiva, un dato numerico che deriva dall’INPS, denuncia che a fronte di un presunto introito di circa 270 milioni, quelli incassati dall’ente sono stati in Sicilia soltanto 180, mancano 90 milioni dalle imprese che non ce la fanno più a pagare. Purtroppo, su di loro si abbatterà la scure della Serit Sicilia (l'analoga di Equitalia) che già purtroppo anch’io ho avuto modo di conoscere. 
Questa è la realtà, ma per chi vuole c’è ancora il ballo nel salone delle feste del Titanic.
La logica porta ad un’ipotesi del genere, è ovvio che vanno mediaticamente sottolineati e diffusi capillarmente i segnali positivi, anche se de-relativizzati, leggete a tal proposito l’articolo di M. Fortis Il - Balletto delle statistiche -, ma chiunque ha un po’ di sale in zucca, deve sapere che l’Europa si trova oramai stretta dalla tenaglia tra America e Cina. Non si possono mandare segnali troppo negativi, sarebbe il collasso,le borse così forse saliranno, e anche le azioni della Fiat,o i titoli bancari.  Cinesi e  Americani(gli investitori) devono avere l’impressione che in Europa tutto vada a gonfie vele, sennò i mercati crollano e nessuno ci rifinanzia il nostro debito pubblico) 
La messa in scena deve funzionare. A noi ragazzi, funzionò. Oggi non ci scommetterei.

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