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A pranzo a spese dei cittadini

Creato il 27 novembre 2012 da Oblioilblog @oblioilblog

A pranzo a spese dei cittadini

C’è un ristorante dove si può mangiare un menù luculliano ad appena 11 euro: la mensa dell’Assemblea Regionale della Sicilia. I prezzi, documentati dai neo-eletti del Movimento 5 Stelle, sono davvero irrisori: pesce di tutti i tipi fritto o alla griglia a 3 euro e 38 centesimi, pasta al forno o cannelloni a 2 euro e 25 centesimi, un’insalata mista a 1,13 euro, caprese o parmigiana a un euro o cinquanta. Poco sopra l’euro le bibite, dall’acqua al vino bianco.

Non finiscono qui le prelibatezze: almeno una volta al mese è servito un menù tipico siciliano, mentre a richiesta ci si può far preparare pietanze etniche. Il ristorante ha inoltre l’obbligo di servire vini di prima qualità e pesce esclusivamente fresco del Mediterraneo.

La domanda lecita è: come fa a non fallire una mensa che serve a 11 euro un menù che ne vale dai 35 ai 45?

Il ribasso del 35% rispetto alla media dei prezzi di listino è previsto nel contratto stipulato tra l’Assemblea Regionale e la ditta che gestisce le cucine. Sempre per contratto, però, la Regione Sicilia elargisce direttamente all’azienda che manda avanti il ristorante 31 mila euro più Iva al mese, per coprire il disavanzo tra il prezzo pagato dagli onorevoli e quello di mercato. Soldi che arrivano direttamente dalle tasse dei contribuenti. 

La mensa è una manna dal cielo anche per lo staff. È sempre scritto nero su bianco che deve avere il gradimento dell’Assemblea e immagino che amici e parenti siano molto graditi. Inoltre chi lavora nella buvette almeno dieci anni sblocca un premio di continuità pari a 1.100 euro mensili per 14 mensilità. Una mancia non difficile da raggiungere visto che il contratto che l’Ars stipula per appaltare la gestione obbliga la società a riassumere tutto il persona già impiegato. Il benefit è sempre a spese dei cittadini.

 

Fonte: Il Fatto Quotidiano, sicilia5stelle.it


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